Coronavirus, un caso a Misterbianco

Comune di MisterbiancoSi tratta di uno studente di Agraria figlio di una dipendente del Comune. Positivi anche un pompiere nel Messinese e una dottoressa a Sciacca. Scuole chiuse: si valuta una proroga. Voli ridotti nuovi termoscanner a Fontanarossa. In Italia quasi 200 morti.

Uno studente della Facoltà di Agraria, residente a Misterbianco, nel Catanese, è risultato positivo al coronavirus. Il giovane, 25 anni, potrebbe essere stato contagiato durante l’attività didattica alla facoltà da uno dei tre professori risultati positivi dopo avere partecipato ad un convegno a Udine: predisposto il periodo di quarantena per l’intero nucleo familiare tra cui c’è la sua mamma che è una dipendente del Comune di Misterbianco.

In municipio sono stati previsti tre giorni di pulizie straordinarie domani, domenica e lunedì, così come anticipato dall’agenzia Italpress. Nel frattempo è stata avviata la procedura sanitaria e disposta una ‘sanificazione’ dei locali programmata per martedì e mercoledì. In quei giorni gli uffici rimarranno chiusi a pubblico e dipendenti.

ALTRI CASI IN SICILIA. Una dottoressa in servizio all’ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca (Agrigento) è risultato positivo al coronavirus. La dirigente lo avrebbe contratto nella zona del Bergamasco, dove era stata recentemente. Scattati esami del tampone nei confronti di tutte le persone che sono state a contatto con lei.

Altro siciliano contagiato a Sant’Agata di Militello (Me): “E’ un vigile del fuoco di circa 45 anni tornato da qualche giorno da Roma, da un paio di giorni è in isolamento”, dice il sindaco Bruno Mancuso. “E’ ricoverato all’ospedale Barcellona Pozzo di Gotto dopo che da Catania il tampone ha dato esito positivo. Prenderemo ora tutte le precauzioni del caso, e vedremo in che condizioni è la famiglia che é già in isolamento. Cercheremo ora di risalire a tutti i suoi contatti precedenti in questi giorni”.

I NUOVI DATI: 197 MORTI. Sono 3.916 i malati in Italia, con un incremento di 620 persone in più rispetto a ieri, e 197 i morti, 49 in più. Il nuovo dato è stato fornito dal commissario Angelo Borrelli nel corso della conferenza stampa alla protezione civile. I guariti sono 523 i guariti, 109 in più rispetto a ieri; 462 i malati ricoverati in terapia intensiva, 111 in più rispetto a ieri.

SCUOLE CHIUSE, SI VALUTA LA PROROGA. Il presidente del Consiglio superiore di Sanità Franco Locatelli non ha escluso una possibile proroga dello stop delle lezioni su tutto il territorio nazionale: “Potrebbe configurarsi questa eventualità. E’ stata fatta una scelta di sospendere fino al 15 marzo con la possibilità di riconsiderare e rimodulare la scelta in base a quello che sarà lo scenario epidemiologico che verificheremo giorno per giorno”.

Anche il premier Conte ha confermato che quella di prolungare lo stop è una possibilità, anche se non è questo il momento di parlarne: “Vedremo con l’avvicinarsi della scadenza, in questo momento non lo so neanche io, dobbiamo ragionare sempre nel segno dell’adeguatezza e della proporzionalità”.

Si comincia quindi a ragionare su come recuperare il tanto tempo perduto e a pensare a un piano di emergenza. Tante le ipotesi possibili in campo, un po’ come nel 1973 quando per una epidemia di colera si posticipò l’inizio delle lezioni: prolungare la fine dell’anno scolastico, oppure prevedere, alla ripresa, corsi intensivi o lezioni sia mattina che pomeriggio. Potrebbero anche saltare l’obbligo di alternanza scuola lavoro o i test Invalsi. Tutto ancora da vedere. A preoccupare di più sono ovviamente i maturandi.

Per questo sono stati convocati i sindacati della scuola con i quali al ministero si è ragionato su molteplici temi: gli esami, il rafforzamento della didattica a distanza ma anche il reclutamento degli insegnanti in vista del prossimo anno scolastico. Tante le ipotesi in campo per la maturità come, ad esempio, quella di eliminare la commissione esterna o almeno di riequilibrarla con più professori interni per venire incontro ai ragazzi.

Moltissime le scuole attive – anche in area non rossa – già dalle prime ore della mattina con videoconferenze e lezioni in modalità e-learning. Attraverso collegamenti video sul web, presidi e professori stanno organizzando le lezioni online: l’obiettivo è quello di portare avanti i programmi, soprattutto per gli studenti di terza media e del quinto anno superiore che nei prossimi mesi dovranno affrontare esami e maturità, ma anche per tutti gli altri. Anche gli atenei cercano di assicurare ai propri studenti la possibilità di frequentare le lezioni a distanza, tramite le piattaforme di e-learning.

“Abbiamo lavorato da subito ad un’accelerazione del programma di didattica a distanza. In mezzo a tante difficoltà – spiega la ministra dell’Istruzione Azzolina – può rappresentare una grande opportunità. Ma la scuola è molto altro. La scuola è condivisione, è stare assieme. La scuola in classe è insostituibile. E deve tornare presto”.

IN SICILIA 24 CASI. Questo il quadro riepilogativo della situazione in Sicilia, aggiornato alle ore 12 di oggi (venerdì 6 marzo), in merito all’emergenza coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana alla Unità di crisi nazionale. Dall’inizio dei controlli, i laboratori regionali di riferimento (policlinici di Palermo e Catania) hanno effettuato 547 tamponi, di cui 511 negativi e 12 in attesa dei risultati. Al momento, quindi, sono stati trasmessi all’Istituto superiore di sanità 24 campioni, di cui sette già validati da Roma (tre a Palermo e quattro a Catania). Risultano ricoverati 7 pazienti (tre a Palermo, tre a Catania e uno a Enna) di cui nessuno in terapia intensiva, mentre 17 sono in isolamento domiciliare. Il prossimo aggiornamento avverrà domani.

TAMPONI NEGATIVI, RIAPRE CARDIOLOGIA A ENNA. Tamponi tutti negativi per medici e infermieri del reparto di cardiologia dell’ospedale Umberto I di Enna, che ieri, in via precauzionale, era stato chiuso dopo che un medico in servizio a Enna, ma di Catania, era risultato positivo al test. E’ stato l’epidemiologo a decidere chi avrebbe ripreso a lavorare in base a eventuali contatti che i medici e gli infermieri avrebbero avuto con il medico risultato positivo. Test negativo anche per la dottoressa ricoverata in malattie infettive, che ha una semplice influenza.

DIMINUISCONO VOLI, CHIUSO UN TERMINAL A FONTANAROSSA. Il traffico aereo subisce una flessione per l’emergenza Coronavirus e l’aeroporto di Catania chiude uno dei terminal: il C, dedicato alle partenze della EasyJet verso destinazioni Schengen. E’ la decisione della Sac, società che gestisce lo scalo, per ottimizzare le risorse di tutti gli operatori, annunciando che tutte le partenze, da domenica 8 marzo, saranno effettuate al Terminal A. Il provvedimento è, al momento fino al prossimo 15 marzo.

TERMOSCANNER E ATOMIZZATORI. Negli aeroporti di Catania, Palermo, Trapani e Comiso i controlli, spiega l’Usmaf, vengono effettuati sui passeggeri provenienti dai voli internazionali e dalle aree endemiche italiane: Milano, Bergamo, Venezia, Verona, Pisa, Treviso, Genova, Torino, Roma.

A Catania, da ieri, è in funzione il nuovissimo termoscanner per la misurazione della temperatura; la prossima settimana ne verrà montato un secondo che consentirà di rilevare la temperatura a tutti i passeggeri e di effettuare il riconoscimento facciale, anche con la mascherina indossata. La stessa operazione è in itinere per l’aeroporto di Palermo, dove verrà completata la prossima settimana.

Negli scali aeroportuali di Palermo e Catania, dove si registra ancora un elevato flusso di passeggeri nonostante il calo fisiologico, sono da tempo in atto operazioni di disinfezione profonda di superfici e ambienti comuni. Nello specifico, secondo le linee guida ministeriali, vengono quotidianamente sanificati i locali comuni in cui transitano passeggeri, personale, operatori aeroportuali ed enti di Stato, sia nelle aree partenze che nelle aree arrivi.

Nelle ore notturne, poi, gli ambienti vengono disinfettati attraverso l’uso di atomizzatore che nebulizzano prodotti certificati e specifici per la neutralizzazione del virus.

In tutti e quattro gli aeroporti, sempre in perfetta aderenza alle direttive ministeriali, sono stati istallati dispenser di disinfettante sia agli arrivi che alle partenze. Un presidio importante e a disposizione di tutti, passeggeri e personale, per cui si invitano gli utenti a utilizzarlo nelle corrette quantità.

In tutte le infrastrutture portuali dell’Isola l’attività di controllo si concentra con maggiore attenzione sulle navi con passeggeri a bordo. Le navi da crociera si sono attrezzate con termoscanner: i passeggeri pertanto vengono controllati ogni volta che salgono e scendono dalla nave.

lasiciliaweb.it
06/03/2020

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