Confronto in Consiglio comunale su Cpi, Arpa e Strada Viola

Consiglio ComunaleI servizi del Centro per l’Impiego e dell’Azienda sanitaria (almeno Guardia Medica e vaccinazioni), in atto traslocati a Catania, devono tornare al più presto a Misterbianco.
Unico è l’obiettivo, e comune l’esigenza della città e degli utenti, ma diversi i tempi e modi di arrivare al risultato, oggetto di un nuovo serrato confronto al Consiglio comunale di Misterbianco.

Il trasferimento dell’Asp dai locali di via Galilei (per dichiarata inagibilità) ha innescato interpretazioni risalenti a un anno addietro, quando la Sesta Commissione consiliare si occupò della riorganizzazione prospettata dai vertici della Sanità provinciale, che già prevedeva il trasloco al Polo di Catania dei servizi poliambulatoriali e specialistici.

Le opposizioni rinfacciano all’amministrazione comunale, come per il Cpi, di non essersi mossa in tempo e con le interlocuzioni giuste, e paventano “strategie metropolitane” complessive ai danni di Misterbianco. Il sindaco Di Guardo, presente in aula con tre assessori, cerca di smorzare i toni e tranquillizzare, sostenendo che la sua Giunta abbia fatto e faccia tutto il possibile per risolvere i problemi insorti.

Le opposizioni ribadiscono le proprie soluzioni possibili per recuperare subito i due servizi pubblici: le quattro aule scolastiche di via Garibaldi ora individuate per Guardia medica e vaccinazioni dell’Asp potrebbero ospitare invece il Centro per l’impiego, mentre i discussi locali dell’ex Movicar sulla strada dei Sieli (finora individuati per il Cpi e rifiutati) sarebbero accettati dai vertici dell’Asp. Ma il primo cittadino, pur precisando di «non avere alcuna preclusione», parla di «procedure già avviate dall’Asp» e lavori già in corso su Misterbianco, che non verrebbe abbandonata.

E’ stato poi discusso il problema dell’agibilità della Strada Viola, una stradina stretta e tortuosa di campagna che a seguito dei sensi unici da poco introdotti con la pista ciclabile ha visto aumentare traffico, disagi e rischi. Partendo dalla lettera dello scorso marzo di un Comitato di 40 cittadini (alcuni dei quali presenti in aula), si sollecitano soluzioni che passano anche per lo scerbamento e l’eliminazione di rami da proprietà private che ingombrano la trafficata arteria, su cui il sindaco promette attenzioni, interventi e diffide. L’assessore Santagati assicura che il problema complessivo delle vie di quella «zona agricola speciale cara ai misterbianchesi» verrà risolto con gli interventi previsti dal nuovo Piano regolatore (in attesa di via libera dal Genio Civile). Un Prg che le opposizioni dichiarano però di non conoscere e si dicono sicure «di non poter arrivare ad approvare».

Roberto Fatuzzo
La Sicilia
07/09/2016

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