Comuni divisi, stipendi a... rate

Simeto Ambienteda lasicilia.it
Spaccati, divisi. L’emergenza rifiuti nei 18
Comuni gestiti da Simeto Ambiente crea
situazioni paradossali, con città che, nonostante
siano gestite dalla stessa società,
presentano realtà completamente
diverse. A Paternò e Gravina di Catania si
è ricominciato a raccogliere con regolarità
i rifiuti. Gli operatori ecologici hanno
fermato le assemblee sindacali (a continuare
sono solo i lavoratori della Uil), ma
non perché hanno ricevuto per intero lo
stipendio, ma solo per dovere civico e
morale
, visto lo stato d’emergenza igienico-
sanitario che si stava delineando.

Restando in tema stipendi, le ditte del
Consorzio Simco si sono comportate in
maniera diversa nel pagamento del
mensile relativo a maggio. Oikos ha pagato
il 100% dello stipendio, coprendo
così i Comuni di Motta e Misterbianco, lo
stesso ha fatto Mosema, ma solo per i Comuni
di Mascalucia e San Gregorio, mentre
per le altre città che gestisce, Sant’Agata
li Battiati, San Pietro Clarenza, Nicolosi
e Pedara, ha pagato l’80% dello stipendio.
Ha pagato l’80% anche Dusty per i Comuni
di Adrano, Biancavilla, Camporotondo
Etneo, Ragalna, Santa Maria di Licodia
e Belpasso, infine Gesenu ha coperto
solo il 60% per Paternò, Gravina e
Tremestieri Etneo. Pagato l’80% anche a
San Giovanni la Punta, Comune gestito
dalla Sias.
Pian piano, dunque, si tenta di tornare
alla normalità. Lo stato d’agitazione,
comunque, permane, con il risultato che
non si faranno straordinari: da qui il fermo
dell’attività domenica prossima.
Intanto, per i nove Comuni che hanno
firmato per l’accesso al fondo di rotazione
rimane poco chiaro se a esprimersi
è chiamato anche il Consiglio comunale.
Dalla Regione Siciliana sembra comunque
che sia arrivata la rassicurazione
ai sindacati che le somme, per chi ha
firmato, potrebbero essere disponibili
già entro la settimana.
Intanto, salgono a nove i Comuni che,
invece, non hanno firmato per l’accesso
al fondo di rotazione: a Paternò, Adrano,
Biancavilla, Nicolosi, Mascalucia e Misterbianco,
si aggiungono Santa Maria di
Licodia, Motta e San Gregorio.
L’emergenza, comunque, resta e già
cresce la preoccupazione per il prossimo
15 luglio, quando
maturerà il pagamento
degli stipendi
di giugno e
della quattordicesima.
Nel caos totale,
dalla Regione
tutto tace e la paura
che la riforma
non potrà arrivare
prima dell’autunno
sembra ormai
una certezza.
E ieri a Paternò
manifestazione
del Partito Democratico
in via Canonico
Renna, assieme
ai residenti
del quartiere, autori domenica scorsa di
una clamorosa protesta con il blocco della
strada. «Siamo stanchi - dicono i cittadini
- Non vogliamo più sopportare questa
situazione. Vogliamo che il servizio
ritorni ai Comuni. Vogliamo che questa
politica, per una volta, faccia gli interessi
dei cittadini».

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