«Chiedo ospitalità a seguito dell'articolo pubblicato sul vostro quotidiano domenica 7 agosto a pagina 39 nel quale l'on. Nino Di Guardo, annunciando nuovamente la sua discesa in campo per le prossime amministrative del 2012, si fa scudo di una società civile, non ben identificata e che viene tirata in ballo a convenienza, per affermare che questa è "stanca e delusa dall'insipienza dell'attuale amministrazione comunale".
La Sicilia
13/08/2011
Non desidero entrare in polemica sulla scelta di ricandidarsi a sindaco, ma qualificare l'amministrazione comunale e l'azione portata avanti in questi anni come sciocca e ignorante è certamente un'affermazione che non posso permettere soprattutto a un uomo incoerente e millantatore che per emergere è solo capace di buttare fango sugli altri. Sulla mia amministrazione i risultati sono sotto gli occhi di tutti e le opere pubbliche realizzate non sono parole ma concrete realtà.
Se ci fosse stata ignoranza nella gestione della cosa pubblica, se fossimo stati degli sciocchi come Di Guardo afferma, non avremmo speso in opere pubbliche quasi 100 milioni di euro, realizzando opere importanti per la comunità quale la riqualificazione di corso Carlo Marx, di via Aldo Moro e della Ss 121, tanto per parlare della zona commerciale; costruire i centri polifunzionali a Lineri, Belsito e Serra oltre al laboratorio di città nella zona Toscano, acquistare e ristrutturare lo "Stabilimento Monaco" dove, nella precedente amministrazione, qualcuno voleva far costruire un condominio con 60 appartamenti; per non parlare di piazze e parcheggi al centro storico e nei quartieri di periferia oltre al lotto di collegamento della rete fognaria con il depuratore ed una viabilità idonea alle esigenze del quartiere di Belsito che mancava di un minimo di sicurezza per quella comunità come via Poggio Lupo e via Nicolosoto, per finire al campo sportivo di via S. Rocco Vecchio, che non aveva nemmeno un progetto esecutivo, oltre ad eliminare tutti gli affitti degli uffici comunali.
Tutto questo è avvenuto in un momento tragico per la gestione della pubblica amministrazione, a causa dei minori trasferimenti da parte dello Stato e della Regione e con rigidi patti di stabilità che solo i miopi o le persone in malafede non tengono in considerazione.
Mi auguro per il mio comune, per i miei concittadini che le future amministrazioni comunali siano ignoranti e sciocche quanto lo siamo stati noi, in modo da continuare a operare per il bene della comunità anche in momenti difficili come questi ultimi due anni e non come nel 1993, quando l'amministrazione trovò in cassa 30 miliardi delle vecchie lire ed agevolmente riempì di parchi ogni piazzetta, senza preoccuparsi se e come avrebbe potuti gestirli nel futuro e sperperando i soldi in feste, palme e "Fili diretti" in televisione. Questa amministrazione che ho l'onore di presiedere fino al prossimo anno non ha smesso mai, dal 2002, di realizzare opere per la sua comunità, sacrificando ultimamente anche il carnevale che negli scorsi anni abbiamo lanciato in Italia ed all'estero, tanto da farlo iscrivere tra i beni immateriali" da tutelare, dotando la manifestazione di capannoni stabili di proprietà comunale. Altro che insipienza, ma concretezza e progettualità».