Carnevale di Misterbianco: nonostante tutto, una chiusura alla grande

Carnevale di Misterbianco 2017Preceduti la sera prima al Nelson Mandela da una bella serata di gemellaggio con i russi del “Lyceum 2010” di Mosca, e nella mattinata dalle affollate visite ai musei cittadini e al sito di Campanarazzu, con un notevole successo di afflussi (che dovrà avere un seguito), dal pomeriggio a Misterbianco sono “riesplosi” allegria, spensieratezza e sano divertimento con la seconda sfilata delle 9 Associazioni e gli 800 figuranti con i “costumi più belli di Sicilia” e i loro carri scenografici e balli sulle vie del centro nuovamente assiepate di folla.

La sfilata conclusiva del martedì grasso, dopo la prima uscita ritardata (e criticata) di domenica, ha confermato agli spettatori il pregevole lavoro complessivo di una comunità ormai nota per la passione, la creatività, la capacità artigianale e artistica che sa mettere in campo annualmente, dai materiali usati ai tessuti, costumi e coreografie.

Una chiusura alla grande. Stavolta si è partiti benissimo e in perfetto orario, il che ha consentito alla folla di godersi i Gruppi e a questi ultimi di farsi ben ammirare. La puntualità ha pagato, a beneficio di tutti, e speriamo che questo venga ben recepito per il futuro. L’entusiasmo e i sacrifici di “figuranti” di ogni età, di tante famiglie, degli artigiani di sartoria, legno cartone polistirolo e ferro, dei coreografi costumisti truccatori e tecnici, hanno potuto avere un adeguato “sbocco” espressivo e il gratificante riscontro del pubblico. I magnifici costumi creativi, la bellezza femminile e dei bambini festosi, musiche e danze, i carri scenografici affascinano sempre un pubblico che chiede e si aspetta spettacolo.

Rinnovare e migliorare è sicuramente d’obbligo. E sull’argomento ognuno dice la sua, con mille diagnosi e soluzioni. Ma sulla manifestazione (caduta stavolta nel periodo pre-elettorale e inevitabilmente più esposta a critiche) l’amministrazione elogia comunque il prodigarsi della macchina organizzativa che impegna il centro storico nella speranza di poter unire anche le frazioni. Con un plauso al lavoro delle forze dell’ordine, dei volontari e dei dipendenti comunali, e allo scrupoloso lavoro della Giuria (per quanto discussa alla fine) rispetto a una così massiccia partecipazione alla competizione. Un allegro momento collettivo preceduto quest’anno anche da un progetto di incontri nelle scuole, per un processo di “costruzione di identità” convergente (dal basso) sull’evento-principe. Il segno di una città che “resiste” e ribadisce le sue peculiarità con una proposta culturale fatta di divertimento, storia, tradizioni, promozione del territorio. Un Carnevale che, nonostante ogni suo limite attuale, costituisce già un raro “patrimonio immateriale”, meritevole di essere inserito tra le “eccellenze” siciliane e le occasioni per “de-stagionalizzare” l’offerta turistica. foto

Roberto Fatuzzo
La Sicilia
01/03/2017

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