Bollette sospese: tempi troppo lunghi

Simeto Ambienteda lasicilia.it
Un lungo documento, firmato da Federconsumatori e Cgil, per fare il punto della situazione in merito alla questione rifiuti nei Comuni di Simeto-Ambiente. Un corposo atto di denuncia per mettere sotto i riflettori della cronaca diversi aspetti legati alla vicenda: da quello giudiziario, con i tanti ricorsi pendenti in Commissione Tributaria; alla questione Tia, con la tariffa giudicata sempre troppo cara; per finire con l'espletamento del servizio, giudicato carente, nonostante l'impegno di questi ultimi mesi con il porta a porta per la differenziata.

«In Sicilia, prima degli Ato - si legge nel documento di Federconsumatori e Cgil - la spesa procapite per la gestione dei rifiuti era molto inferiore alla media nazionale. Oggi ammonta a 126 euro pro capite a fronte dei 118 euro del Nord, e tutto questo a fronte di un servizio che è peggiorato. Tutto ciò è avvenuto nell'indifferenza di gran parte dei sindaci, che l'unica cosa che hanno saputo fare è stata quella di generiche rimostranze nei confronti dei Consigli d'amministrazione, facendo finta di dimenticare che erano stati essi stessi a nominarli».

E poi la questione Engineering, società incaricata degli accertamenti per gli anni pregressi, e Serit, agente incaricato della riscossione della Tia e titolare delle emissioni di cartelle di pagamento e fermi amministrativi per bollette non pagate.

«Purtroppo la tutela giurisdizionale - continua il documento - si è dimostrata poco efficace. Siamo costretti a denunciare due problemi in merito al funzionamento della giustizia tributaria. In primo luogo, i tempi lunghi; la fissazione delle udienze per la trattazione delle istanze di sospensione delle fatture impugnate quasi sempre fissate a distanza di due anni. Nel frattempo, la Simeto Ambiente ha iscritto a ruolo la fattura impugnata e la Serit Sicilia ha notificato prima la cartella di pagamento, obbligando i cittadini a proporre un secondo ricorso contro la cartella (con ulteriore aggravio di costi) e successivamente il preavviso di fermo amministrativo dell'autovettura. In secondo luogo - si legge ancora nel documento -, riteniamo sbagliata la prassi della Commissione Tributaria di compensare le spese dei giudizi. Non ci sembra equo che i cittadini debbano affrontare dei costi per impugnare fatture palesemente illegittime e le sentenze non condannano la Simeto Ambiente al pagamento delle spese legali. Pur vincendo la causa il cittadino deve pagare (tra spese e onorari) a volte più di quanto gli viene riconosciuto dalla sentenza».

In tutto questo viene evidenziato come la strada intrapresa da qualche tempo è diversa: basti pensare che vere emergenze non se ne registrano più da mesi. Ma la vera svolta, secondo Federconsumatori e Cgil, può arrivare solo attraverso alcuni punti chiari: tariffe più basse e revoca delle bollette illegittime.

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