Bollette rifiuti senza l’aggravio dell’Iva

TIAda lasicilia.it
I difensori civici dei Comuni che ricadono
nel comprensorio territoriale dell’Ato
3 Catania «Simeto Ambiente»
, hanno
chiesto alla Serit di uniformare le cartelle
esattoriali relative alla raccolta dei rifiuti
solidi urbani alla sentenza della Corte
costituzionale n. 238 del 24 luglio del
2009 con la quale la Suprema Corte ha
stabilito che la Tia è una tassa e non una
tariffa e che pertanto l’applicazione dell’Iva
è illegittima.
La nota, sottoscritta dai difensori civici
dei Comuni di Misterbianco, Paternò,
Nicolosi, Motta Sant’Anastasia, Belpasso,
Ragalna e San Giovanni la Punta, è stata
inviata anche alla Simeto Ambiente, affinché
non emetta ulteriori fatture con
l’aggravio dell’Iva e, per conoscenza, anche
al prefetto di Catania, Vincenzo Santoro,
al quale è stato chiesto di vigilare affinché
la società e la Serit si attengano ai
deliberati della Corte Costituzionale.

«Solerti a garantire gli interessi e i diritti
dei cittadini - ha spiegato l’avvocato
Salvatore Saglimbene, difensore civico
del Comune di Misterbianco - abbiamo
ritenuto doveroso informare innanzitutto
il prefetto, ma non ci siamo tirati indietro
nell’invitare la Serit e l’Ato per evitare
di appesantire le bollette con l’Iva che,
invece, non deve essere corrisposta come
ha bene stabilito la Corte Costituzionale».
Non è questa la prima volta che i difensori
civici della provincia intervengono
sull’annoso problema che riguarda la
raccolta dei rifiuti e interessa da vicino
tutti i cittadini contribuenti.

Già in passato l’assemblea dei difensori
civici aveva evidenziato delle illegittimità
riguardanti le modalità di fissazione
dei criteri tariffari senza il pronunciamento
dei Consigli comunali, illegittimità
che mettono a rischio tutte le azioni
intraprese dalla Simeto Ambiente in
passato nei confronti dei cittadini.

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