da lasicilia.it
Stipendi pagati, sciopero revocato. Rientra la
protesta dei sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl dopo
che ieri mattina i circa 500 operatori ecologici
del Consorzio Simco sono stati pagati. Senza
intoppi, dunque, l’erogazione delle somme
relative al salario del mese di settembre da Simeto-
Ambiente al Consorzio Simco e poi, a
sua volta, dal Consorzio ai dipendenti.
Superata questa fase, ora si guarda già al
mese prossimo, con qualche preoccupazione.
Simeto-Ambiente chiede di far presto. Rivolgendosi
ai Comuni e, in particolare, ai Consigli
comunali, rivolge un appello affinché il
piano tariffario relativo alla Tia del 2009 venga
approvato nel più breve tempo possibile. Il
termine ultimo fornito da Simeto-Ambiente è
il mese di ottobre. Solo a Tia approvata si potranno
garantire con un certo margine di sicurezza
le somme per andare avanti, altrimenti
la catastrofe sembra inevitabile. Da capire,
comunque, cosa pensano i Consigli. L’assemblea
civica paternese, ad esempio, riflette già
da qualche giorno sul problema con incontri e
riunioni di partito e vertici dei capigruppo. Gli
umori non sono chiari, ma si percepisce un
aperto dissenso in merito alle tariffe, ritenute
sempre troppo esose. I consiglieri, poi, non
sembrano gradire il fatto di non poter dire la
loro, tecnicamente, sulla tariffa redatta da Simeto-
Ambiente. Un no, dunque, si potrebbe
prospettare all’orizzonte con contraccolpi, come
detto, gravi.
In questo contesto la confusione maggiore
resta per l’utente, per il quale non è stato ancora
chiarito come deve comportarsi nei confronti
delle bollette degli anni precedenti, per
le quali è stata dichiarata l’illegittimità. Bollette
illegittime, dunque, ma per molti utenti la
sorpresa è arrivata in questi giorni, con l’arrivo
di cartelle esattoriali caricate di una mora
non indifferente. E qui si inserisce la presa di
posizione delle associazioni consumatori, in
testa l’Adoc, che in un comunicato, a firma del
presidente Claudio Melchiorre, dice: «Le associazioni
dei consumatori sono state convocate
dai vertici di Simeto-Ambiente. Le premesse
dell’incontro erano state poste in termini
collaborativi in varie assemblee pubbliche,
ma ancora una volta la realtà che l’amministratore
unico della società, Salvatore Garozzo,
ha proposto è quella di una chiusura al dialogo
con la convinzione di poter incassare anche
le somme dovute a bollette illegittime
emesse, utilizzando la procedura unilaterale
del concordato per sanare eventuali irregolarità.
Il discorso appare palesemente contradditorio
- aggiunge Melchiorre -. Le illegittimità
sono state commesse dalla Simeto-Ambiente
e dai Comuni, che continuano a far la voce
grossa e a inviare vere e proprie minacce di sequestri
amministrativi, anche in caso di riconosciuta
illegittimità della tariffa».
Va già duro anche la Federcontribuenti, che
per voce di Nicola Musumarra sottolinea come
«la Simeto-Ambiente ha ribadito il suo
proposito di ignorare i pronunciamenti della
magistratura e di continuare ad opprimere
gli utenti con ostili e costose procedure, facendo
pagare anche per i servizi che Ato e Consorzio
Simco non hanno adeguatamente fornito
alle cittadinanze».