Ato 3: niente stipendi, è sciopero

Simeto Ambienteda lasicilia.it
Giornata convulsa e intensa quella di ieri per
operatori ecologici, dipendenti e vertici della
società Ato Simeto-Ambiente. Giornata convulsa,
tra riunioni svoltesi tra Catania e Palermo,
per decidere il da farsi, visto il mancato
pagamento dello stipendio degli operatori
ecologici e dei dipendenti, ma anche per tentare
di trovare nuove somme che consentano
di tirare avanti almeno fino all’estate.
Si muove su due binari la questione rifiuti.
Ieri mattina, riunione all’Ufficio provinciale
del lavoro con i sindacati sul piede di guerra.
Al termine dell’incontro, visto il silenzio che
resta sul fronte stipendi (al Consorzio Simco
non è stata assegnata ancora nessuna somma,
si è parlato di circa 1 milione e 350 mila euro
necessari per poter pagare almeno un’anticipazione
agli operatori ecologici e poi, fuori
Consorzio, i fornitori, le piattaforme di conferimento
della raccolta differenziata e gli stipendi
dei 14 dipendenti della società Ato), è
stato confermato lo sciopero per la giornata di
oggi. Sciopero al quale aderiscono anche i 14
dipendenti di Simeto-Ambiente, che per la
prima volta in assoluto decidono di fermarsi
«perché - dicono - nonostante il senso di responsabilità
nei confronti delle comunità interessate,
non possiamo rimanere ad attendere
risposte che non arrivano».

A Palermo, incontro ieri pomeriggio tra
l’Arra (l’Agenzia regionale per i rifiuti e le acque),
l’amministratore unico di Simeto-Ambiente,
Angelo Liggeri, il commissario straordinario
inviato dalla Regione per gestire la
situazione economica della società, Maurizio
Norrito.

E’ stato chiesto un nuovo accesso al fondo di
rotazione, per venti milioni di euro, autorizzato
dall’assemblea dei soci (i sindaci dei diciotto
Comuni con l’esclusione di Paternò, con il
sindaco Pippo Failla, e Mascalucia, con Salvatore
Maugeri), per poter giungere fino alla
prossima estate.
Altra richiesta: ottenere ulteriori 500mila
euro da inviare, però, subito a integrazione
delle somme già in cassa di Simeto-Ambiente.
Alla Regione, però, pare che la sola decisione
dell’assemblea dei soci per l’accesso al
fondo di rotazione non basti. L’Arra, a scanso
di equivoci, ha chiesto per l’invio delle somme
una delibera d’assenso Comune per Comune.

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