"Ampliare discarica Tiritì? No, grazie!"

Rifiuti Zero - MisterbiancoE’ recentissima la notizia del si all’ampliamento della discarica di Tiritì, nonostante le proteste dei comitati locali che non vogliono questo ampliamento in un territorio già martoriato dalla presenza della discarica gestita dalla OIKOS.

Ancora ci giungono notizie di impianti di Biomassa che sorgono a macchia di leopardo senza una precisa pianificazione col rischio di far arrivare in Sicilia tonnellate di legno proveniente da chissà dove che viaggerebbe nelle strade già martoriate della nostra Regione.

Ci chiediamo come sia possibile tutto ciò. Com’è possibile che per questo genere di impiantistica la Regione sia così veloce nel rilasciare pareri ed autorizzazioni ed invece per altri impianti fondamentali per far risollevare dall’ultimo posto in classifica per RD la Regione continui a latitare. E’ evidente che ci sono precisi interessi. E’ evidente che i funzionari Regionali non vogliano far partire una corretta gestione dei Rifiuti in una Regione che non ha impianti di incenerimento e che potrebbe essere modello di una gestione dei rifiuti da nuovo millennio con impiantistica moderna e a freddo senza più bruciare o abbancare in discarica come per altro ci chiedono le recenti Direttive della Comunità Europea.

Basti pensare che se un Comune volesse aprire un’isola Ecologica, struttura fondamentale se affincata al Porta a Porta per raggiungere alti livelli di RD, deve attendere anni come se questi impianti fossero chissà quale mostro di smaltimento di rifiuti. I numeri in nostro possesso parlano chiaro:

  • 98 CCR (Centri Comunali di Raccolta), dei quali 63 funzionanti e 35 non funzionanti;
  • 298 ISEC (Isole Ecologiche), delle quali 76 funzionanti e 183 non funzionanti;

Ci sono ad oggi 298 isole ecologiche già potenzialmente pronte e di queste ben 183 da anni attendono di essere aperte.

Stesso dicasi per gli impianti di compostaggio, o della rete di centri di riuso di cui non esiste traccia in nessun documento della Regione e tanti altri tasselli che sono fondamentali per avviare un processo che porterà i suoi frutti tra qualche anno.

Ci siamo impantanati in un modello quello delle ARO e delle SRR già fallimentare, con piani di intervento scritti con copia ed incolla dagli stessi funzionari delle ATO che sono usciti dalla porta e sono rientrati dalla finestra pagati ancora una volta con i soldi dei cittadini, con una Regione che approva capitolati d’appalto obsoleti (che prevedono ancora i cassonetti stradali o che concedono i contributi CONAI alle Ditte aggiudicatrici, che non mettono vincoli per separare chi gestiste le discariche con chi invece effettua la raccolta dei rifiuti) su cui si mette a bando il servizio di gestione dei rifiuti per ben 7 anni.

TUTTO QUESTO E’ INDECENTE. CHIEDIAMO ALL’ASSESSORE REGIONALE DI INTERVENIRE IMMEDIATAMENTE, CHIEDIAMO DI ESSERE CONVOCATI IN MANIERA STABILE PER PIANIFICARE E SBLOCCARE L’IMPIANTISTICA NECESSARIA AD AVVIARE IL PERCORSO CHE E’ PREVISTO DALLA NORMATIVA VIGENTE E CHE VA VERSO LA DIREZIONE DI RIFIUTI ZERO PROCLAMATA DALL’ASSESSORE DURANTE IL SUO INSEDIAMENTO.

Il Presidente Danilo Pulvirenti
Rifiuti Zero Sicilia
sudpress.it

tags: