Un progetto illegittimo

palazzo de senato da lasicilia.it
Piazza Giovanni XXIII per i misterbianchesi è il cuore pulsante del centro storico, da tutti denominato "U coraghesa", cioè il cuore della chiesa, dove si affacciano i due più importanti monumenti, la chiesa Madre ed il palazzo del Senato e da dove si ammira la stele del Poggio croce, simbolo che lega il vecchio Comune distrutto dalla lava del 1669, con il nuovo Comune che proprio quest’anno compie a novembre 340 anni.
Questa piazza è adesso al centro di una contestazione, a seguito del progetto dell’amministrazione comunale che intende ampliarla inglobando un tratto di via Municipio, proprio davanti alla sede storica del Comune ed una quindicina di metri di via Giordano Bruno per farne una grande piazza ed una grande isola pedonale, come accade ormai in tutti i centri storici.

Un progetto non nuovo, dal momento che negli anni Ottanta è stata inglobata la parte di via Giordano Bruno fino a via Madonna delle Grazie e che nel decennio successivo, proprio nella parte che si intende allargare, vigeva un’isolapedonale con pali telescopici e transenne.
Benché la notizia è stata data da oltre un mese, anche dalle pagine del nostro giornale, nell’ultima settimana si è alzato il livello della protesta con un comizio dell’on. Nino Di Guardo e della dott.ssa Anna Bonanno, che ritengono l’intervento inutile, illegittimo e dannoso per la sicurezza dei cittadini.

«Siamo contrari all’opera - ha detto l’on. Nino Di Guardo - perché quel luogo non va toccato, altrimenti si rischia di rendere caotica la circolazione, già di per sè disordinata, oltre a mettere a repentaglio la sicurezza di tutta l’area. Un progetto illegittimo contro il quale ci batteremo in ogni sede, impedendo anche l’avvio dei lavori che si dicono imminenti ».

La gara d’appalto, infatti, è stata già espletata ed i lavori aggiudicati. L’amministrazione comunale ha tutta l’intenzione di portarli avanti. «Non c’è alcun motivo per bloccare l’opera - ha detto il sindaco Ninella Caruso - poiché si tratta solamente di pretesti. Nessun danno alle palme che saranno messe a dimora altrove e neppure ai lampioni che abbelliranno un’altra piazza barocca. E poi si parla tanto di rivalutazione dei centri storici e qui si protesta quando si ingentilisce un luogo».

I lavori dovrebbero avere inizio questa settimana, per essere conclusi entro un mese.

 

 


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