Progetto per contrastare il disagio e aiutare le famiglie.
Saranno oltre un miliardo e mezzo i finanziamenti messi a disposizione dal piano territoriale per l'infanzia e l'adolescenza in attuazione della legge 285/97 per il triennio di iniziative che si concluderà nel 2002.
Un piano territoriale dove il Comune etneo è l'ente capofila della zona che comprende anche il Comune di Motta S. Anastasia.
Saranno oltre un miliardo e mezzo i
finanziamenti messi a disposizione dal piano territoriale per l'infanzia e
l'adolescenza in attuazione della legge 285/97 per il triennio di iniziative che
si concluderà nel 2002.
Un piano territoriale dove il Comune etneo è l'ente capofila della zona che
comprende anche il Comune di Motta S. Anastasia.
A definire gli ultimi ritocchi prima della scadenza del termine di presentazione
dei progetti, è stato l'assessorato ai Servizi sociali del Comune, che ha
organizzato una conferenza dei servizi alla quale hanno preso parte i
responsabili dei Comuni di Paternò, Adrano, Biancavilla, Belpasso, Motta S.
Anastasia, Scordia e Grammichele, oltre ai rappresentanti del privato sociale e
del mondo scolastico che alla presenza del dirigente dell'assessorato regionale
Enti locali, Richiusa, hanno chiarito le problematiche esistenti per portare a
buon fine l'attuazione dei progetti.
Il Comune etneo ha presentato un pacchetto di ben quindici progetti riguardanti
la realizzazione di diversi centri che si occupino sul territorio della
famiglia, dell'aggregazione per i minori e dell'orientamento al lavoro.
Una serie d'interventi che mira al sostegno delle relazioni tra genitori e figli
per contrastare il disagio, la povertà e la violenza, oltre ad impegni socio
educativi per la prima infanzia.
«L'intervento sul minore - esordisce Salvatore Battiati, assessore ai Servizi
sociali - passa necessariamente attraverso il coinvolgimento della famiglia di
cui il giovane fa parte.
In questo contesto non abbiamo dimenticato quei minori che vivono situazioni di
svantaggio fisico,psichico o sensoriale. Un progetto ambizioso - conclude
l'assessore Battiati - che tende a realizzare una città a misura dei bambini e
delle loro famiglie».
Il progetto non trascura interventi di carattere educativo e ricreativo per il
tempo libero ed azioni positive per la promozione dei diritti dell'infanzia, con
l'ausilio di specialisti dell'Asl 3, dell'Osservatorio permanente sul disagio
sociale e con un gruppo di esperti in materia socio-psico-pedagogica.
Carmelo Santonocito
La Sicilia 17 ottobre 2001