da lasicilia.it
Lo spettro dell’emergenza rifiuti ritorna a fare
capolino a causa del rinvio della delibera di
approvazione della tariffa d’igiene ambientale,
comunemente conosciuta come Tia, da
parte del Consiglio comunale di Misterbianco.
La seduta è andata deserta per mancanza
di numero legale mercoledì, mentre giovedì,
dopo che il Consiglio comunale ha ascoltato
l’amministratore unico della Simeto Ambiente,
dott. Salvatore Garozzo, ha deciso di rinviare
la decisione, dovendo ancora esprimersi
la relativa commissione comunale, che si è
riunita ieri mattina sotto la presidenza del
consigliere Giuseppe Lucisano e la presenza
dei funzionari del Comune, Mario Coco, e
della Simeto Ambiente, Ottavio Ecora.
In Consiglio l’amministratore della Simeto,
Garozzo, ha rappresentato la necessità che si
giunga al più presto alla determinazione del
piano tariffario per l’emissione delle bollette,
senza le quali non potranno essere richieste
le anticipazioni alla Serit e i soldi ai cittadini.
Il solito cane che si morde la coda, tanto che
nelle scorse settimane lo stesso Garozzo, nel
corso di un convegno organizzato dal Lions di
Misterbianco, aveva indicato il 30 ottobre come
data ultima per l’approvazione della tariffa
da parte dei Consigli comunali, altrimenti
avrebbe lasciato l’incarico poiché nella impossibilità
di potere agire legittimamente
dopo le varie pronunce nelle sedi giudiziarie
con cui sono state ritenute nulle le tariffe applicate
senza l’approvazione dei Consigli.
Ieri mattina la commissione ha esaminato,
con i tecnici, la possibilità di intervenire sul
piano al fine di agevolare i cittadini e ha rinviato
a lunedì mattina la riunione al fine di
fissare la proposta da sottoporre al Consiglio
comunale, che dovrà essere convocato entro
la prossima settimana.
Corre voce, nei corridoi della politica, che il
Consiglio potrebbe essere convocato per il
prossimo giovedì, ma probabilmente si dovrà
aspettare la riunione di lunedì per averne
certezza.
L’urgenza, comunque, resta per evitare il
disastro finanziario non solo della società,
ma anche dei Comuni, che in questi anni
hanno anticipato, è il caso di Misterbianco e
Paternò, ben 10 milioni di euro, mettendo a
rischio il pagamento degli stipendi dei dipendenti.
Nel corso della seduta consiliare, l’amministratore
unico Garozzo ha evidenziato come
solo il 30 per cento dei cittadini di Misterbianco
ha pagato regolarmente la bolletta,
ma di contro è da evidenziare una gestione
precedente del servizio non conforme alla
legge per quanto riguarda la tariffa applicata
e un mancato controllo sui vari servizi erogati
che hanno pesato al momento dell’emissione
delle bollette degli anni precedenti.