Sul Piano Regolatore

Caro Sindaco

Nelle bacheche della città da qualche giorno campeggia un manifesto nel quale Lei informa la cittadinanza che scaduti i vincoli urbanistici, e in attesa dell’esame da parte del Consiglio Comunale dello schema di massima del PRG, invita i cittadini e le associazioni a produrre osservazioni e proposte.

Appena letto, non le nascondo che ho avuto un moto di orgoglio e mi sono detto: “Bene, un punto del nostro programma ha fatto breccia nel cuore del Sindaco.”

Chiaramente mi riferisco al programma del mio candidato sindaco Nino Condorelli, dove fra l’altro si stabiliva per la prima volta un percorso virtuoso di urbanistica partecipata, che voleva coinvolgere i tecnici e le associazioni di Misterbianco, affinché elaborassero progetti, e suggerimenti da inserire nello schema di massima del PRG, per disegnare la nuova città.

Ma rileggendo più attentamente il manifesto, ho sentito salire man mano la delusione, confermata dalle richieste che nel frattempo mi sono arrivate da molti cittadini.

Quindi ho scelto di scriverle questa lettera.

Quindici giorni per rassegnare osservazioni e proposte. Ma che proposte si possono fare in quindici giorni? Mi riferisco alle proposte progettuali, cui facevamo riferimento noi, da sviluppare da parte di tecnici, affinché si elaborassero anche scorci di città da inserire già nello schema di massima,  in modo da fare vedere ai cittadini cosa e come sarebbe stata Misterbianco nel prossimo futuro. Ma fatta così come l’ha fatto Lei sig. Sindaco, sa cosa faranno i misterbianchesi (e lo stanno già facendo) chiederanno se sono edificabili i lotti vincolati, vorranno sapere se il lotto del vicino ha una cubatura maggiore del loro, capire se si può fare un piano in più perché nel frattempo è aumentata la famiglia etc. etc., proporranno cioè tutte quelle osservazioni (leggi opposizioni) che invece sono concesse dalla legge, a salvaguardia dei legittimi interessi dei cittadini che sentono di avere subito un torto dalla nuova programmazione urbanistica attuativa.

E cosa avete concluso così, come pensate di formare la città solidale, la coscienza collettiva di cui tutti sentiamo l’assenza, come intendete stimolare la creatività che tutti aneliamo e che “Benedetto Dio” sarebbe la benvenuta in un momento di crisi dei valori, come quello che stiamo attraversando.

Quello che andavo dicendo durante la campagna elettorale (e qualcuno dei suoi mi è buon testimone) si sta avverando. State approntando termini e soluzioni vecchie, innestandole in una società che non è più quella di venti anni fa, una società profondamente cambiata che ha bisogno ora di stimoli nuovi, di idee innovative che vengano innestati in un tessuto incoerente, episodico, frammentario, per amalgamarlo, unirlo, renderlo omogeneo dal punto di vista urbanistico e sociale.

Siccome sono un inguaribile ottimista, mi auguro che Lei legga questa mia lettera, non come una provocazione, ma con lo spirito di chi ama la sua città e ne vuole fare un esempio di nuova espressione culturale in un panorama provinciale e regionale asfittico, povero di idee ma ricco di contraddizioni.

La invito a rivedere i termini e le condizioni di quel manifesto e perdere qualche giorno in più, ora, per ottenere un prodotto migliore che governerà il territorio della nostra città nel futuro.

Vi sono delle cose che richiedono interventi immediati, urgenze che vanno affrontate senza porre tempo in mezzo.

L’assetto del territorio invece va ponderato e partecipato dai molti, per evitare gli scempi che sono sotto gli occhi di tutti e porre freno al dilagare dell’abusivismo che trafigge ancora la nostra città.

Parola di cittadino, di tecnico e di uomo che ama fare Politica.

Con cordialità

Pippo Gullotta

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Commenti

Non ho alcuna competenza nel

Non ho alcuna competenza nel settore e non saprei neanche da dove iniziare per dare suggerimenti e proposte sul Piano Regolatore. L'iniziativa nel complesso si presenta interessante, e potrebbe coinvolgere parecchi cittadini, ma quindici giorni sembrano davvero pochini, il tempo trascorre velocemente, dal momento in cui si apprende la notizia, qualche giorno per elaborarla, e poi  presentarla ai tecnici, già  sono trascorsi forse più di 20 giorni.  Ma se  per pagare una semplice contravvenzione al codice della strada qualche tempo fà il cittadino aveva a disposizione 60 giorni (ora ridotti a 30) dalla notifica, certamente per questa iniziativa si potrebbe concedere qualche settimana in più considerato che si tratta di un lavoro più impegnativo e articolato.

Pasqualino Longo

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