Rifiuti e clientelismo: Oikos e Proto nuovamente sotto i riflettori

discaricaAssistiamo da giorni all’acceso dibattito tra il sindaco di Misterbianco Nino Di Guardo e il primo cittadino mottese Anastasio Carrà. L’annosa questione è la discarica in contrada Tiritì, della quale ci siamo più volte occupati. Ed ecco riemergere proprio quello che sul nostro sito avevamo pubblicato lo scorso 2 giugno.

Di Guardo ha acceso la miccia della polemica dichiarando pubblicamente, come riportato da diversi organi di Stampa: “dubbio se Carrà riuscirà ad essere obiettivo nel valutare la questione, avendo i figli impiegati alla Oikos”.

Ma la questione delle parentele alla Oikos non è nuova. Il 7 maggio, infatti presso la commissione Antimafia dell’Ars erano già stati sentiti l’ex Sindaco di Motta S. Anastasia Ercole Giuffrida e l’ex assessore all’Ambiente il dott. Restifo che hanno riferito informazioni in merito alla discarica di Contrada valanghe della ditta OIKOS di Domenico Proto.

Da uno stralcio della relazione è possibile leggere che

“Il PRESIDENTE Nello Musumeci chiede se vi siano assessori o dipendenti comunali che abbiano legami familiari con soggetti professionalmente o economicamente legati ad Oikos spa.

Il dott. Giuffrida (ex sindaco) riferisce come effettivamente molti cittadini di Motta abbiano trovato opportunità di lavoro grazie ad Oikos. Questo naturalmente può anche valere per familiari di esponenti politici o burocratici del Comune. Pertanto eventuali condizionamenti che possono presentarsi nel corso dell’attività amministrativa sono stati finora affrontati e risolti per le vie brevi. Il suo atteggiamento rigoroso può probabilmente essere alla base della profonda modifica degli assetti politici intervenuti nel corso della consiliatura del Consiglio comunale di Motta. Dichiara infatti come la sua Giunta sia passata dal contare su una maggioranza di quattordici consiglieri su venti ad una minoranza di due consiglieri su venti. La prossima tornata elettorale per l’elezione del sindaco vedrà, inoltre, competere alcuni candidati sindaci i cui familiari prestano servizio per la Oikos“.

Insomma, quando l’ex Sindaco mottese Ercole Giuffrida fu sentito in sede di Commissione Regionale Antimafia, aveva già lasciato intuire qualcosa.

Adesso arriva la denuncia a chiare lettere del sindaco di Misterbianco Nino Di Guardo.

Ieri, sul proprio profilo Facebook, l’attuale sindaco di Motta S. Anastasia, Carrà risponde alle accuse scrivendo di suo pugno:

“Non è vergogna, né disonore il fatto che mio figlio Giuseppe e non entrambi così come riportato dal sindaco che non dice il vero Nino Di Guardo è un dipende della Oikos, operante nel cantiere di Catania, assunto 5 anni fa. Né tantomeno mi sono fatto MAI condizionare da questa circostanza, ogni qualvolta mi ritrovo ad affrontare l’annoso tema della Discarica di Tiritì.
Ancora una volta ribadisco che sono assolutamente contrario all’esistenza di una discarica vicina al centro abitato, decisione presa non da me, ma da altri, di cui io non sono assolutamente responsabile e sono qui per dimostrarlo”.

La Oikos, dal canto suo, non è nuova alla presenza di familiari di politici catanesi all’interno del proprio organico ed è nota alla cronaca giudiziaria la vicenda di Domenico Proto, amministratore unico della Oikos spa imputato di turbativa d’asta – insieme con i dirigenti Giovanna Muscaglione, Valerio Ferlito e Anna Maria Li Destri – nel processo “Appalti nettezza urbana Comune di Catania” che andrà in sentenza domani.

Lucia Murabito
sudpress.it.it
16/07/2014

tags: