Replica alle sentenze di Enzo Messina

Rubrica Populism Verrei meno al mio obbligo di fraterna amicizia che mi lega a te se ignorassi le due ultime riflessioni che hai titolato “Tutti assieme appassionatamente” e “I venditori di immagini e parole” in pubblicazione su questo sito. Ma sono portato ad intervenire per ridimensionare eccessi che non riconosco alle tue reali capacità critiche.
Può darsi che i personaggi, nominati nei tuoi commenti non siano simpatici a quella Destra, a cui tu affidi le tue ragioni. Tuttavia non c’è dubbio che, nonostante il giudizio negativo che tu attribuisci loro, non puoi disconoscere che Bersani, Vendola, Pisapia e gli altri sono di gran lunga migliori di un Berlusconi che ha “fottuto” un intero Paese, sgovernando per 17 anni con la compravendita dei rappresentanti del popolo in un mercato della “democrazia dei miserabili”, dove tutto si può vendere o comprare.

Enzo Arena

E dopo le poltrone elargite ai lacchè, costui allarga ancora la sua squadra, mercanteggiando gli strapuntini del sottogoverno, a cui persino il tuo “garante dei valori” Nello Musumeci, scaduto il veto di Fini, si è genuflesso dinanzi alla mercede del plutocrate.

Riguardo, poi, al tuo commento su Michele Santoro, non puoi ignorare che, assieme a Riccardo Iacona, Milena Gabanelli e pochi altri, costoro rappresentano il meglio del giornalismo d’inchiesta per le loro capacità ad affrontare problematiche sociali, verso le quali vanno viste le utilità dell’operato nelle trasmissioni televisive da loro condotte, facendo aprire gli occhi al grande pubblico su quelle realtà tenute nascoste.

L’imparzialità e l’obiettività sono sicuramente qualità irraggiungibili. Ma conta soprattutto l’onestà nell’affrontare l’attualità a petto scoperto e nell’attrezzare i telespettatori di quegli approfondimenti per non restare ostaggi della disinformazione e dell’imbonimento.

Certamente in AnnoZero (oltre che sulla vicenda Noemi, Villa Certosa, Palazzo Grazioli e Ruby) avrei preferito che al cavaliere sciupafemmine fossero state poste con molta più forza domande sui suoi rapporti con la mafia e con Dell’Utri, sulle corruzioni attuate per suo conto dal condannato senatore Previti, sulla vicenda Mills/Berlusconi conclusasi con la condanna dell’avv.Mills da parte della giustizia britannica e con la improcedibilità di giudizio su Berlusconi per effetto del lodo Alfano, il giovane ministro posto a guardiano della Giustizia ad esclusivo servizio del Cavaliere e, ultimamente, designato dallo stesso a segretario del sedicente “partito degli onesti”.

Di queste ed altre cose ora tu ne avresti molto da scrivere sulla pagina di questo sito, piuttosto che evocare i fantasmi di un passato di storia misterbianchese, che fu cronaca ingloriosa non certo per colpa delle telecamere di Michele Santoro.

Noi due, tu di destra ed io “comunista”, apparteniamo alla gente comune e, anche se da collocazioni politiche diverse, non ci siamo stancati di parlare delle questioni emergenti, arrovellandoci a dibattere con passione le nostre ragioni, spesso anche contrastanti.

Ma, da un po’ a questa parte ti sento far coro con le testate “berlusconizzate” di Belpietro, Feltri, Sallusti e del variegato Ferrara, che sono il peggio del giornalismo italiano.

Sarebbe ragionevolmente più utile che la Destra avesse l’umiltà di scoprire la sconfitta delle amministrative di Napoli e Milano, nonchè per ultimo la carica del referendum. Riguardo alla Sinistra, temo invece che queste vittorie non saranno capite se i suoi leaders non avranno imparato a cancellare errori e ambiguità delle proprie strategie perdenti.

Sentivo, pertanto, di dover ribattere le tue sentenze, non certo per parteggiare a favore di questa Sinistra d’oggi nella quale in verità non mi riconosco, quanto invece per non sentirmi accerchiato senza reagire in un Paese divenuto quasi un “bordello”, a cui ora si accompagna anche lo sterminio dei valori, della dignità e del costume.

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