Dopo le percentuali di materiale differenziato e quelle relative agli utenti evasori, Simeto Ambiente prosegue nella sua diffusione di informazioni, sviscerando i dati relativi ai possibili tagli al costo del servizio che si otterranno se il progetto sperimentale, presentato già nei giorni scorsi a Palermo, otterrà il via libera alla Regione.
Saranno, infatti, gli organi regionali che dovranno esprimersi - non si sa entro quali termini - sul programma sperimentale preparato dall'area tecnica di Simeto-Ambiente, guidata dal direttore Carmelo Caruso. Da questo passaggio dipende anche la nuova gara d'appalto per l'affidamento della nuova gestione del servizio.
La Sicilia
21/02/2012
Nel presentare i conti, la società d'ambito non manca di parlare di una vera e propria «operazione risparmio», che a fine 2015, o con più sicurezza, all'inizio del 2016, farà risparmiare oltre 17 milioni di euro, facendo passare dai 47 milioni attuali a 29 milioni 365mila euro il complessivo costo del servizio. Risultato a cui si potrà giungere se saranno anche ultimati e in attività i due impianti di compostaggio e digestione anaerobica.
Secondo il piano di Simeto, anche se il costo del personale, mezzi e attrezzature meccaniche, potrà ridursi da 31 milioni e 216mila euro a 26 milioni e 100mila euro, viste le spese già ammortizzate, ciò che farà maggiormente la differenza sarà invece il costo variabile, che poggia sul progetto di raccolta differenziata denominato «Obiettivo 65%».
«Grazie a una massiccia differenziata - spiega il direttore Caruso - l'intero costo del conferimento passerà dai 15 milioni circa di oggi a circa 5 milioni e 700mila euro. Cifra che subirà ulteriori ribassi». Si potrebbe, infatti, arrivare a poco più di 5 milioni e 500mila euro, con l'utilizzo delle compostiere domestiche. Il costo del conferimento potrebbe scendere ulteriormente a 5 milioni e 300mila euro con l'impianto di compostaggio previsto in territorio di Paternò e potrebbe attestarsi infine a poco più di 3 milioni e 200mila euro con l'impianto di digestione anaerobica, per il trattamento della parte organica del rifiuto.
Determinante risulta, quindi, la realizzazione di ogni passaggio, dalla possibilità di poter bandire la nuova gara, all'utilizzo delle compostiere. Simeto ne prevede 6.500 da distribuire in tutti i Comuni dell'ambito territoriale (escluso Mascalucia). Il loro utilizzo consentirà di cancellare dalla bolletta il 40% della parte variabile. Il bando per avere una compostiera domestica scadrà il prossimo 30 aprile ed è aperto a tutti gli utenti che attorno alla loro abitazione hanno un'area verde pari a 10mq per ogni componente del nucleo familiare.
A ciò poi si aggiunge ancora il discorso relativo alla realizzazione degli impianti. Quello di compostaggio che dovrà sorgere in contrada Aquile a Paternò, già finanziato per 5 milioni e 70mila euro circa con fondi comunitari, è in attesa del decreto regionale. Con l'utilizzo di un impianto della società il costo di conferimento potrà passare da 75 euro a tonnellata a poco più di 50 euro.