Crisi economica in casa Misterbianco, avanza lo "spettro" della radiazione.
Il presidente Federico Sampinato infatti non è riuscito a regolarizzare nei tempi stabiliti dalla Federazione l'iscrizione al campionato di Eccellenza. Il Misterbianco in pratica ha rinunciato a disputare la gara per mancato pagamento del prelievo coattivo alla Figc Sicilia.

Oggi, in occasione della partita contro il Siracusa, un delegato federale ha chiesto alla società un assegno circolare per il versamento della prima quota di iscrizione al campionato. Richiesta andata a vuoto e così l'arbitro, dopo i primi 45 minuti, ha decretato la vittoria a tavolino per il Siracusa con il risultato di 0-3.

Dopo la rinuncia forzata alla partita, i giocatori catanesi hanno diffuso un comunicato in cui lanciano un appello al sindaco di Misterbianco Antonino Di Guardo e ai gruppi imprenditoriali locali per salvare la squadra: "Il presidente Spampinato - si legge nel documento firmato dal capitano Gianluca Mammana e da tutti i calciatori - non è più in grado di rispettare gli impegni economici assunti per proseguire il campionato. I calciatori tutti, tecnici compresi, hanno dimostrato serietà e attaccamento ai colori sociali, sin dal primo giorno di allenamento e sono loro malgrado coinvolti in questa incredibile situazione, in un momento delicato della stagione che li vedrebbe inattivi sino alla riapertura delle liste di trasferimento, previste per il mese di dicembre".

"Pertanto - conclude il comunicato - si invitano tutti coloro che hanno a cuore le sorti del Misterbianco a contattare la società, per non far vanificare tutti i sacrifici fatti sino ad oggi".

Oltre alla sconfitta a tavolino al Misterbianco verrà tolto un punto in classifica e comminata una multa di 1.500 euro. Alla quarta rinuncia scatta la radiazione, che potrebbe concretizzarsi anche se la società abbandona formalmente il campionato.