Il primo cittadino uscente dovrà vedersela con l'ex vicesindaco Marco Corsaro, sostenuto al momento da sei liste civiche. Il centrodestra in frantumi candida Carmela Buzzanca e forse Cristina Buffa. Il Movimento 5 stelle punta su Giuseppe Di Stefano. Regna invece l'incertezza tra i comitati no-discarica.
Due generazioni che si sfidano. Da un lato un esperto 74enne che non vuole mollare la presa e dall'altro un 32enne rampante. In mezzo, almeno per il momento, ci sono tre possibili outsider. Ecco la prima bozza del puzzle sulle elezioni amministrative di Misterbianco. Il grosso centro alle porte di Catania sarà chiamato al voto tra maggio e giugno, la data non è stata ancora ufficializzata, e rappresenterà un banco di prova per tanti onorevoli locali per dimostrare il loro peso politico in vista delle regionali di ottobre. Tra i contendenti la questione non si limita però soltanto alle differenze anagrafiche. Dietro a nomi e simboli ci sarà anche la solita ragnatela di alleanze, accordi, tradimenti e spartizioni. Il ruolo dell'esperto spetta di diritto proprio a Nino Di Guardo, primo cittadino uscente con alle spalle una lunga carriera politica. Per quasi dieci anni sindaco negli anni '90, è stato al vertice di Misterbianco anche negli anni '80 con il Partito socialista. Poi per due mandati si è spostato a Palermo nel ruolo di deputato regionale all'Ars con il Partito democratico. Per lui però gli ultimi anni trascorsi al palazzo di città non sono sempre filati lisci.
Nel 2014 il consiglio comunale decide di voltargli le spalle con circa dieci consiglieri comunali che si avvicinano al gruppo politico dei deputati regionali Valeria Sudano e Luca Sammartino. Qualche anno dopo, siamo nel 2016, Di Guardo si autosospende dal Pd. Proprio durante questo biennio, nel quale regna l'incertezza sulla sua collocazione politica, c'è l'avvicinamento con gli eredi di Lino Leanza, che nel 2012 era stato suo avversario sponsorizzando la candidatura di Nino Condorelli. La mossa più eclatante avviene con la nomina, a ottobre 2014, di Marco Corsaro a suo vicesindaco. Ma «l'amore è litigarello» come cantava Jimmy Fontana nel 1970 e quasi due anni dopo Corsaro lascia la poltrona e fonda il movimento Guardiamo avanti. Che adesso, con l'elezione alle porte, è lo zoccolo duro della nuova coalizione anti-Di Guardo.
Proprio in questo contesto si sviluppa un riavvicinamento tra l'attuale sindaco e il duo di deputati regionali di Articolo 4 Sammartino-Sudano. In tanti però in città storcono il naso per la parentela che lega la seconda con l'ex senatore democristiano Mimmo Sudano e la strategica importanza per la presenza in zona delle discariche Tiritì-Valanghe d'inverno. Impianto di proprietà della famiglia Proto, storicamente vicina proprio ai Sudano. I due volti più rappresentativi di quest'area a livello locale, con pacchetti di voti da centinaia di preferenze, sono i consiglieri comunali uscenti Carmelo Santapaola e Aldo Parrinello. A tirarsi fuori sono invece Marcello Russo e Maria Carmela Buzzanca. Quest'ultima ha ufficializzato la sua candidatura autonoma: inizialmente vicina a Forza italia, la professoressa 69enne avrebbe perso l'appoggio degli azzurri che invece candideranno Cristina Buffa, ritenuta vicina al senatore etneo Vincenzo Gibiino.
Il 32enne Corsaro ieri ha presentato ufficialmente la sua candidatura allo stabilimento Monaco. A sostegno dell'ex vicesindaco al momento ci saranno sei liste tutte di estrazione civica tra cui La voce di Misterbianco di Giusy Percipalle, del gruppo politico di Manlio Messina, consigliere comunale a Catania di Fratelli d'Italia. Corsaro gode delle simpatie politiche di Anthony Barbagallo, assessore al Turismo alla Regione siciliana del Partito democratico, e degli ex uomini del Nuovo centrodestra da qualche giorno confluiti ufficialmente nel nuovo movimento Alternativa Popolare. Chi ha mollato la corsa a sindaco, per sostenere la ricandidatura di Nino Di Guardo, è invece Matteo Marchese, consigliere comunale e segretario provinciale di Sicilia futura, contenitore politico del deputato regionale acese Nicola D'Agostino e dell'amministratore delegato della Sac Nico Torrisi. In queste ore prende anche sempre più campo il nome del candidato del Movimento 5 stelle. I pentastellati dovrebbero confluire attorno al nome dell'attivista e studente d'Informatica 29enne Giuseppe Di Stefano. Resta incerta invece la posizione del mondo No-discarica. Al cui interno spicca il nome di Massimo La Piana, già candidato a sindaco nel 2012 contro Di Guardo e oggi secondo i rumors locali corteggiato da tutte le coalizioni.
catania.meridionews.it
26/03/2017