Anche Misterbianco aderisce alla “Centrale Unica di Committenza” per l’acquisizione di lavori, servizi e forniture prevista dal decreto legislativo n.163/2006 e già costituita con Paternò capofila ed i comuni di Adrano e Biancavilla già aderenti. L’ha deciso pressochè all’unanimità il Consiglio comunale.
Una decisione presa senza contrasti, alla luce del d.lgs. n.50/2016 che - come illustrato dal funzionario comunale geom. Costanzo - rimodula gli interventi da fare nelle gare pubbliche degli appalti, e nella scelta del contraente, in presenza di servizi superiori a 40mila euro o di lavori superiori a 150mila euro. Una sorta di “atto dovuto”, visto che i Comuni non capoluoghi di provincia devono necessariamente consorziarsi nella materia disciplinata ora dal nuovo “codice dei contratti pubblici”, e che l’adesione alla Centrale già “qualificata” non comporta costi aggiuntivi o problematiche particolari.
In aula si è anche chiarito che - dopo una riunione già avvenuta in 2^ Commissione Urbanistica con l’ing. Zuccarello e l’assessore Santagati – il Piano regolatore generale, già fornito in copia digitale ai consiglieri, verrà ulteriormente discusso nella stessa Commissione consiliare con le necessarie tavole cartacee, e che si farà un incontro pubblico il 9 dicembre prossimo con tutti i redattori e consulenti del Piano stesso. Nell’intento di approvarlo presto in Consiglio.
Inoltre, sono stati approvati dal Consiglio altri due “debiti fuori bilancio” per circa 10mila euro complessivi più interessi, Iva e spese. Debiti dovuti a sentenze avverse del giudice di pace su contenziosi legali avanzati da privati per i danni subìti per sinistri causati dal manto stradale cittadino (un tombino senza copertura in un caso, mancanza di funzionalità delle caditoie e allagamento nell’altro). Il che ha visto rinnovare la protesta delle opposizioni per la continua soccombenza in queste richieste risarcitorie, la mancata copertura assicurativa del Comune per i sinistri, a fronte dei suoi obblighi e responsabilità nella cura delle opere pubbliche e della tutela dei cittadini. Votazioni tra l’altro andate a buon fine con una maggioranza trasversale “risicata” nell’assenza di due quinti del Consiglio. Ma il bilancio dei lavori stavolta è positivo.
lasicilia.it
27/11/2016