La gente vuole riappropriarsi della festa

Cantatada lasicilia.it
Si partirà subito dopo Ferragosto con
iniziative nei quartieri per valorizzare
e salvaguardare la tradizione della
“cantata”, un inno alla vergine che i
misterbianchesi ogni anno a settembre
rivolgono più volte nel corso della
festa della madonna degli ammalati.
E’ la prima iniziativa che al termine
dell’assemblea pubblica che si svolse
qualche settimana addietro nel teatro
comunale venne assunta dall’amministrazione
comunale, dalla chiesa locale
e dalla commissione dei festeggiamenti.

Nel corso dell’iniziativa, presenti il
sindaco Ninella Caruso, i parroci Giovanni
Condorelli e Franco Luvarà e
Francesco Santonocito per la commissione
dei festeggiamenti, sono stati
analizzati i motivi che nel volgere
degli ultimi anni hanno portato al degrado
di una tradizione che è anche
una preghiera.

Spinte, calci, grida da stadio e altro
hanno spinto molti a tirarsi indietro
da questo momento particolare dove
tutti gli abitanti si riconoscono poiché
rappresenta una identità per la comunità.
Il volersi riappropriare del territorio
e della piazza dove si svolge il tradizionale
inno è stata la volontà manifestata
dagli interventi dei cittadini che
hanno preso parte al dibattito oltre all’appello
alle scuole del territorio di
adoperarsi nel corso dei prossimi anni
scolastici affinché la storia di una
comunità venga salvaguardata e valorizzata.
L’impegno di un gruppo di volontari
che nei vari quartieri si trasformerà
in comitato promotore per far conoscere
le parole dell’inno e valorizzare
il momento di aggregazione potrà essere
l’arma vincente in quanto emarginerà
certamente chi nel corso della
festa ha preso il sopravvento trasformando
un momento religioso e storico
in una caciara senza regole e rispetto
per nessuno.

L’appuntamento sarà per dopo le
vacanze estive in modo da poter organizzare
già a settembre, la settimana
prima della festa queste varie iniziative
nei vari quartieri affinchè questa
tradizione possa rilanciarsi nel modo
migliore possibile senza rischiare di
andare persa

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