La favola bella del Misterbianco capolista.

Una squadra motivata. Una dirigenza compatta. L'amministrazione locale che ammicca e la ricca Zona Commerciale che sponsorizza.Formule e segreti di un undici (quasi) imbattibile. Con tripudio dei tifosi.

L’età
dell’oro. Il calcio di Misterbianco vive una delle sue stagioni più esaltanti
grazie ad un collettivo saldo e affidabile - che ha fatto dell’unità e della
voglia di vincere i cardini di un campionato di Eccellenza finora trionfale - ad
una dirigenza compatta, forte del “connubio” con la locale amministrazione e
soprattutto dell’ininterrotto sostegno finanziario della ricca zona
commerciale. Se ad incidere sull’attuale condizione mentale e fisica dei
giocatori di mister Pulvirenti c’è la voglia matta di riscatto (lo scorso
anno il Misterbianco mancò d’un soffio il salto di categoria) certo non meno
significativa appare l’operato proprio di Giovanni Pulvirenti, mister
silenzioso e schivo. “Mi reputo davvero un allenatore fortunato – confessa
con la solita modestia, asserragliato dietro neri ray ban – perché ho
a che fare con un gruppo assai ricettivo, capace di trasformare in gioco,
settimana dopo settimana, i miei suggerimenti calcistici. Ovviamente quando si
vince – ammette – va tutto per il verso giusto: con la società (dal custode
del campo allo stesso presidente), con i tifosi sempre più numerosi, con i
ventidue giocatori, gli stessi che hanno sempre risposto con molta
professionalità, spesso anche dalla panchina: e tutto ciò è davvero
gratificante”. Circa la defezione di Peri (escluso nell’incontro clou
col Siracusa dopo due turni di squalifica), se il vicepresidente Costanza parla
senza peli sulla lingua di una “partenza che ha lasciato in bocca il gusto
amaro del tradimento”, Pulvirenti appare cortese ma altrettanto categorico:
“Non esiste un caso Peri. Il giocatore ha operato una scelta, facendosi fuori
da solo”. Poi accenna ai problemi veri: “Il sorteggio della Coppa Italia non
poteva essere peggiore. Il Real Messina (che i biancazzurri affronteranno il
prossimo 16 gennaio, n.d.r.) sarà un banco di prova più che attendibile
per verificare la nostra condizione. Ci troveremo infatti opposti ad un undici
dotato di un ottimo organico e che ha ormai riposto tutte le sue speranze
proprio nella coppa”. Che a questo punto rimane l’altro obiettivo del
Misterbianco…”Si - continua Pulvirenti – non abbiamo mai veramente
nascosto le nostre ambizioni e non lasceremo certo nulla d’intentato né in
coppa, tantomeno in campionato. Domenica aspettiamo il Palagonia e ci prepariamo
al recupero di febbraio con la Nissa, ogni incontro a questo punto è
decisivo”. Così come le ultime acquisizioni definite dalla dirigenza:
Cristaldi, centrale difensivo proveniente dall’Atletico Catania ed il
trequartista Impellizzeri, sceso dal Belpasso della serie D e degno sostituto di
Peri in quell’attacco biancazzurro dove spicca il ventitreenne Luca Antonucci,
bomber del torneo di Eccellenza. “Questa - confessa l’attaccante - è la mia
stagione più bella, coronata non solo dal primato in classifica ma anche dal
titolo di capocannoniere. Undici reti - la più bella quella segnata al Licata -
con dedica: “Al padre della mia ragazza, scomparso alla vigilia
dell’importantissima gara con l’Enna (nella quale ho segnato proprio allo
scadere) e al mio, che da sempre con mi segue con la passione di un fan”. A
completare la situazione idilliaca – impreziosita dal conferimento della
“cittadinanza onoraria” al presidente Cardaci, fortemente voluta dal primo
cittadino - contribuiscono i tifosi, che continuano sempre più numerosi ad
assiepare un “Toruccio La Piana” da poco abbellito dalla tribuna coperta e a
sostenere la squadra anche nelle trasferte più lontane. Meglio di così!

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