Il marchese del Grillo a Misterbianco

Marchese del GrilloAll’inizio mi sembrava il solito scherzo del marchese del Grillo, “sbarcato” di soppiatto a Misterbianco! Il noto buontempone romano in uno dei suoi famosi scherni, dopo aver infinocchiato la moglie del carbonaro, preso in giro il povero Piperno, l’ebanista, e occultato l’ingresso d’una casa romana con un finto vespasiano.

E adesso, in trasferta nella città etnea, in una piccola e graziosa piazzetta del centro cittadino, ha fatto togliere il sedile, dove tanti giovani e anziani, nei meriggi, solevano discutere di calcio e di politica locale. Boh! Ma com’ha fatto, ho pensato tra me e me… in quattro e quattr’otto! E dire che mio zio me lo ripeteva da tempo, “Perché hanno tolto il sedile dalla piazzetta di San Rocco?”. Adesso è svelato l’arcano, il nobile romano c’ha piazzato un’edicola, spostandola prontamente d’un paio di metri, da dove si trovava da tempo immemorabile. Ma a tempo determinato.

Provvisoriamente, c’ha tenuto a precisare. Giusto il tempo di fare dei lavori nell’altra sponda della strada. Sarà! Noi osserveremo e vigileremo, come sempre. Ma anche se fosse un’allocazione provvisoria, avete mai visto in una qualsiasi città del mondo occupare il 50 per cento dello spazio pubblico per un esercizio commerciale privato!? E’ come mettere un’edicola nel campiello dei Frati a Venezia, come sistemare un chiosco davanti la Fontana di Trevi a Roma, come mettere un tempietto a piazza San Pietro, in Vaticano, o collocare un gazebo nel piazzale del Louvre a Parigi. Cose dell’altro mondo! Che solo al marchese del Grillo, nella Roma papalina, è consentito fare.

Poi la notte appresso, mentre sentivo la città dormire, all’improvviso, dal portone da’ Za’ Tudda al Piano Duca, vedo uscire tanta persone che discutevano animatamente, dopo un po’ li riconosco tutti tutti, c’era ‘u Zu’ Micio Basso, Peppino Belfiore, Turi Scordo, Titta Abbadessa, Neddu Bruca, c’era anche il sindaco Gennaro e Padre Cannone, c’erano altri che non ricordo il nome, e per ultimo noto lo sguardo severo di Mimmo Santonocito, che mi diceva, “Amate Misterbianco! Proteggete la città!”. Questo è il mio comandamento, il mio impegno, perseverante! Che possa essere la responsabilità di tutti i misterbianchesi. Poi, mi volto dall’altro lato della strada, e scorgo il marchese del Grillo salire prontamente sulla carrozza, ad un tratto si ferma, si giro e salutandoci, con un sorriso beffardo, mi dice: “Mi dispiace, ma io so’ io, e voi non siete un c…!”. Buona notte Misterbianco.

prof. Angelo Battiato
presidente SiciliAntica Misterbianco

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