Fondo di rotazione, altri no

Simeto Ambienteda lasicilia.it
No al fondo di rotazione. I consigli comunali
di Misterbianco e Santa Maria
di Licodia dicono no all’accesso al fondo
di rotazione per far fronte all’emergenza
rifiuti e va ad aggiungersi al diniego
arrivato lo scorso fine settimana
dall’assise di San Gregorio.
Per i tre Comuni, comunque, atteggiamenti
e atti diversi. Se i Consigli di
San Gregorio e Misterbianco si sono
astenuti dal votare un apposito atto,
decidendo di demandare la scelta ai
rispettivi sindaci, i consiglieri di Santa
Maria di Licodia con un emendamento,
proposto da nove consiglieri, hanno
invece ribadito senza mezzi termini
di non approvare le anticipazioni e di
voler, anzi, uscire dalla società d’ambito.

Nelle aule dei tre Comuni non sono
mancati i toni accesi contro il fallimento
della gestione Ato. A Misterbianco
la seduta si è aperta con l’intervento
del sindaco, Ninella Caruso. "In
qualità di primo cittadino - ha affermato
il primo cittadino misterbianchese
- non reputo opportuno firmare
il provvedimento per chiedere l’anticipo
dal fondo di rotazione. Questa non
è la soluzione definitiva per risolvere la
questione rifiuti. Già quest’anno il comune
di Misterbianco ha avuto una
decurtazione del 35 per cento dovuta
alle anticipazioni fatte all’Ato3 per il
pagamento dei netturbini. Quello che
serve è il riordino degli Ato e un provvedimento
serio e urgente da parte
del Governo nazionale a favore della
Sicilia. Bisogna votare una nuova normativa
che tenga conto delle somme
pregresse e che riporti il servizio ai
Comuni dall’emissione alla riscossione
della tariffa sui rifiuti".
Il consiglio comunale ha, quindi, deciso
di seguire la volontà del primo
cittadino, demandando a lei il compito
di continuare a seguire la vicenda.
Questa sera, invece, in aula è chiamato
a discutere sull’argomento il consiglio
comunale di Biancavilla, mentre si attendono
le convocazioni degli ultimi
Comuni rimasti: Adrano, Nicolosi e
Motta Sant’Anastasia.

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