Differenziata in discarica

Simeto Ambienteda lasicilia.it
L’incubo a orologeria incombe su diciotto
Comuni (capoluogo escluso),
sul filo di un fax che annuncia l’ennesimo
sciopero. Un’area vastissima
del territorio etneo è sull’orlo di
un’emergenza cronica, che con la
stagione calda potrebbe innescare
lo stesso dramma che mise in ginocchio
Napoli. E ancora tariffe astronomiche
che in pochi pagano (l’evasione
è al 70%), spazzatura in strada,
netturbini in sciopero, discariche e
impianti per la differenziata che
chiudono le porte per crediti non riscossi,
caos sulla riforma degli Ato rifiuti
e sulla copertura del pregresso
maturato dal consorzio Simco, e oltre
cinquecento tra operatori e autisti
senza certezze ogni fine del mese.

È abbastanza per istituire un tavolo
«inusuale», che crea un unico fronte
tra Confindustria Catania, il consorzio
Simco comprendente le imprese
Dusty, Gesenu, Mosema e
Oikos, e i sindacati che da tempo seguono
una vertenza che allarma anche
per l’ordine pubblico, tanto da
aver richiesto una «regia» della prefettura,
che in diversi casi è già riuscita
a scongiurare il peggio.
«È un tavolo inusuale che mette
insieme sindacati e aziende per fronteggiare
un problema ormai insostenibile
- ha detto il presidente di
Confindustria Catania Domenico Bonaccorsi
- una questione della quale
lunedì investirò la giunta di Confindustria
Sicilia che si riunirà qui a Catania, affinché solleciti il governo regionale
ad accelerare la riforma degli
Ato rifiuti».
«Le imprese sono al collasso - ha
detto il presidente di Simco Concetta
Italia - avendo maturato un credito
di 25 milioni, pari quasi al costo
del servizio per un anno, e non disponendo
più di linee di credito per
anticipazioni. Tra le conseguenze c’è
tra l’altro il crollo della raccolta differenziata
dal 15% a meno del 5%, visto
che le piattaforme in credito con l’Ato
ci chiudono le porte,
con il risultato che plastica,
vetro, carta, rifiuti
ingombranti e umido
finiscono in discarica,
come lo stesso Simeto
Ambiente ci ha
scritto di fare in mancanza
di alternative».
Un danno, questo, che
è ambientale ed economico,
in quanto non
solo il conferimento in
discarica è più oneroso,
ma viene meno anche
il corrispettivo riconosciuto
per il riciclo,
penalizzando una
volta in più quei cittadini
che pagano la bolletta e differenziano
i rifiuti.
Dai sindacalisti Corrado Tabbita
Siena, Ignazio Arcidiacono e Gianfranco
Raco, di Cgil, Cisl e Uil, è venuta
la richiesta di un commissariamento
e una guida tecnica per Simeto
Ambiente.

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