I “Comitati No Discarica” di Misterbianco e Motta S.A. hanno espressamente chiesto la rimozione dei Commissari di Valanghe d’Inverno nominati dal Prefetto, che gestiscono la discarica.
“Sono infedeli al loro stesso mandato – dichiara Anna Bonforte, componente del Comitato di Misterbianco – perchè secondo il decreto regionale del 22 luglio 2014 la discarica andava chiusa, invece a un anno di distanza i commissari non solo non hanno portato a termine il loro lavoro ma hanno anche fatto ricorso al Tar per prorogare i tempi di utilizzo del megaimpianto a due passi dal centro abitato ed hanno proposto una riformulazione del piano di chiusura presentato dalla ditta Oikos alla Regione, per quantità di spazzatura da abbancare ben superiori rispetto al precedente piano”.
Proprio in questi giorni, erano state rese finalmente disponibili sul web le eclatanti retribuzioni lorde e nette dei commissari prefettizi, oggetto da tempo di svariate interrogazioni e proteste. Dopo il sindaco Di Guardo ed il deputato Berretta, molte altre voci erano insorte per chiedere chiarezza sulle inquietanti indiscrezioni che ora sembrano trovare una parziale conferma e che hanno reso gli esorbitanti emolumenti dei commissari un “caso nazionale”.
Tutto ciò, mentre si susseguono denunce ed interventi di Associazioni ambientaliste come “Zero Waste Sicilia” e “Rifiuti Zero” e di vari esperti autorevoli come il prof. Aurelio Angelini ed Enzo Favoino nei confronti dei costosi inceneritori previsti nel tempo dal decreto di attuazione dello “sblocca Italia”, che di fatto prolungherebbero intanto la vita delle discariche e l’inquinamento.
La Sicilia
26/08/2015