Un progetto europeo per i cambiamenti climatici

Cambiamenti Climaticida corrieredelsud.it
Sono quattordici i partner del progetto Grabs (green and blue space adaptation for urban areas and eco towns) provenienti da otto Stati europei: Austria, Grecia, Italia, Lituania, Olanda, Slovacchia, Svezia e Inghilterra riuniti a Catania per studiare nuovi sistemi che diano risposte strategiche al miglioramento dell’ambiente finalizzato a limitare i danni connessi ai cambiamenti climatici.
All’incontro, promosso dall’assessore provinciale all’Ambiente, Giovanni Bulla, e dal presidente di Etnaambiente srl, Nino Pogliese, alla Provincia regionale di Catania (partner del progetto), hanno preso parte Diane Smith, project manager proveniente dall’Inghilterra; Zuzana Hudekova, della Repubblica Ceca; e Georgios Katsanos della città greca di Kalamaria, il docente universitario Rosario Lanzafame, gli amministratori dei Comuni di Belpasso, Biancavilla, Misterbianco, Santa Maria di Licodia, e il dirigente provinciale alla Pianificazione territoriale, Vanni Calì.

“Mettendo insieme le varie esperienze – ha detto l’assessore Giovanni Bulla - cercheremo di intervenire sulla pianificazione territoriale per creare presupposti urbanistici e di uso del suolo che possano mitigare l’effetto del surriscaldamento del pianeta”.
Quattro gli obiettivi fondamentali del progetto Grabs: sensibilizzare l’opinione pubblica; creare metodi di pianificazione all’avanguardia nei nuovi insediamenti urbani; sviluppare uno strumento di valutazione del rischio e della vulnerabilità dei territori; coinvolgere attivamente le comunità locali sia nella pianificazione territoriale nella realizzazione e gestione di nuove infrastrutture “verdi”.
Un ruolo non sufficientemente riconosciuto dalle Amministrazioni locali e che, quindi, non risultano integrati nel sistema di pianificazione sono le “green infrastructures” e le “blue infrastructures”. Le prime si riferiscono alle infrastrutture verdi, quali parchi e giardini, ma anche ai tetti e alle pareti delle abitazioni; le infrastrutture blu, invece, rivolgono l’attenzione ai sistemi di drenaggio sostenibile dei corpi idrici, dei fiumi e dei ruscelli nelle pianure alluvionali.

Con questi sistemi le aree urbane dovrebbero essere più tutelate rispetto all’aumento delle temperature e delle inondazioni.

LEGGI TUTTO L'ARTICOLO

tags: