Non solo in Campania

Scuolada corriere.it
Insegnare per anni gratuitamente nelle scuole private. È il destino che accomuna centinaia di giovani docenti che lavorano in istituti paritari in Campania senza ricevere compenso o al massimo ottenendo solo una piccola parte del salario. Esiste ormai da anni una regola tacita imposta dai dirigenti di tante scuole private ai docenti freschi di abilitazione all'insegnamento che entrano nel mondo della scuola attraverso il canale degli istituti privati: le scuole paritarie assumono con un regolare contratto i giovani insegnanti permettendo loro di accumulare punteggio e scalare le graduatorie provinciali d'insegnamento (condizione necessaria per lavorare un giorno nella scuola pubblica e ottenere il fatidico posto fisso). I docenti in cambio accettano di lavorare gratuitamente o per poche centinaia di euro nelle scuole private. È raro che un giovane insegnante si ribelli a questa prassi: nelle regioni meridionali il numero dei docenti precari è molto alto e le scuole private non hanno problemi a trovare insegnanti pronti a tutto pur di ottenere un incarico annuale.

Secondo i dati Istat del 2006, oltre il 20% delle scuole italiane sono private e dei 9 milioni di studenti italiani almeno uno su dieci frequenta un istituto privato. In Campania le scuole non statali riconosciute sono oltre 2 mila: la maggioranza sono istituti per l'infanzia o elementari, ma nel corso degli ultimi anni si sono moltiplicati i licei e gli istituti tecnici. Con la legge del 2000 le scuole paritarie sono state equiparate in tutto e per tutto alle scuole pubbliche e ricevono sussidi e finanziamenti dallo Stato (la legge di bilancio 2008 ha stanziato oltre 530 milioni di euro a favore delle scuole private per l'anno 2008/2009). Ma, a differenza degli istituti pubblici, le scuole paritarie non assumono gli insegnanti prendendo in considerazione le graduatorie nazionali e provinciali, ma contrattando con il docente compenso e condizioni lavorative. L'unico obbligo che le scuole paritarie hanno è quello di assumere insegnanti che hanno superato il concorso di abilitazione all'insegnamento. Per tanti giovani alle prime armi che vivono nell'Italia meridionale è davvero difficile ottenere una supplenza in una scuola pubblica a causa del gran numero di insegnanti presenti nelle graduatorie provinciali: proprio per questo si rivolgono alle scuole paritarie. Tanti istituti paritari propongono ai docenti il medesimo accordo: punteggio annuale in cambio di lavoro gratis o sottopagato.....continua

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