da lasicilia.it
Protesteranno stamani davanti la sede municipale di via S. Antonio Abate i 19 lavoratori della cooperativa che da anni gestisce il servizio di assistenza domiciliare che pare abbiano l'appoggio degli anziani privati dal servizio e dei loro familiari, soprattutto di coloro che non sono autosufficienti. Motivo della protesta la mancata attivazione del servizio da gennaio 2010 per due anni dopo che l'amministrazione comunale aveva provveduto a revocare l'aggiudicazione del servizio alla cooperativa "Luigi Sturzo", ritenendo che la spesa conseguente all'affidamento del servizio non risultasse più compatibile con gli stanziamenti del bilancio 2011 e del pluriennale 2011/2012.
Motivazione che non ha convinto i lavoratori che già in passato hanno protestato ed adesso rischiano la perdita del posto di lavoro. «Questo provvedimento - sostengono gli operatori - è decisamente ingiustificato, arbitrario e iniquo, poiché così a Misterbianco si cancella l'assistenza socio-assistenziale che deve essere garantita ai cittadini e soprattutto agli anziani, fascia debole ed indifesa della nostra società».
Non è questo l'unico servizio a domanda individuale che l'amministrazione comunale con l'arrivo del 2011 ha soppresso rispetto. Oltre all'assistenza domiciliare anche il collegamento tra centro storico e quartieri di periferia è venuto a mancare per i minori trasferimenti che lo Stato e la Regione hanno approvato nei rispettivi bilanci. Da settembre del 2010 poi non è più in funzione l'asilo nido comunale, che si trova proprio davanti il palazzo municipale e che impiegava una decina di unità lavorative.
