da lasicilia.it
Ieri il presidente dell’Adoc, Claudio Melchiorre, ha invitato I cittadini ad «opporsi ai pagamenti di Tarsu e TIA». «Sulla Tarsu a Catania le illegittimità riguardano soprattutto gli aumenti deliberati a partire dal 2003, fino al 2006, anno in cui la delibera è stata fatta dal Commissario. Per questi anni noi richiederemo al Comune di procedere al conguaglio con le somme dovute per le annualità 2007 e 2008» ha spiegato Salvatore Spinella, consulente tributario dell’associazione.
Ma a Catania c’è anche il tormentone Tarsu Garage. E su questo punto l’associazione ha mostrato alcune sentenze dei giudici tributari che dimostrano come il tributo non vada pagato. E il presidente dell’Adoc ha sostenuto che nel caso in cui il Comune dovesse continuare a richiedere il pagamento della tassa potrà essere denunciato penalmente. Altro caso invece si presenta per la TIA, la Tariffa di Igiene Ambientale. L’Adoc concentra l’attenzione sull’Ato Simeto Ambiente perché questo ente per l’Adoc «ha dimostrato una scarsa capacità di garantire il servizio». E consiglia quindi ai cittadini di ritardare i pagamenti: «Considerata la situazione, -ha dichiarato Melchiorre - è bene che l’Ato porti i libri in tribunale e consenta ai cittadini di risparmiare le somme necessarie a sanare gli errori di gestione». In tutti i casi, consiglia l’Adoc, «è bene ritardare il più possibile qualsiasi pagamento per agevolare questa soluzione ». Ovviamente non si può non pagare e basta. Le cartelle di pagamento e le bollette TIA produrrebbero effetti come fermi amministrativi che potrebbero complicare la vita ai consumatori. «I consumatori che vogliono pagare solo il giusto o vogliano ottenere il rimborso di quanto pagato – ha chiarito Letizia Contino, legale dell’associazione dei consumatori - sulla base di atti illegittimi possono rivolgersi all’Adoc, nei giorni di martedì e giovedì dalle 10 alle 12,30, in Via di Sangiuliano, 365. Ogni caso sarà valutato singolarmente perché le situazioni giuridiche sono molte. Purtroppo non basta sapere che c’è un’illegittimità per poter semplicemente non pagare. Ma di certo si può chiedere il rimborso della TIA già pagata, oltre al risarcimento del danno per i giorni in cui la spazzatura non è stata o non verrà ritirata». «E’ grave – ha concluso Melchiorre – che si debba arrivare a questi livelli di scontro. Noi vorremmo la collaborazione istituzionale. Purtroppo, i nostri tentativi di dialogo sono tutti finiti nel vuoto. Saremmo felici di poter gestire tutto per il bene della città e della provincia senza ricorrere a giudici e commissione tributaria. Ma senza azioni non c’è sviluppo né chiarezza di rapporti tra amministrati e amministrazioni».
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