Brutta Notizia

Frazioni in MovimentoLa notizia dell’indagine su Guido Bertolaso è una bruttissima notizia, comunque vada a finire. Bertolaso è un personaggio che fino ad ora aveva raccolto elogi e ammirazione da una grande maggioranza trasversale... Siamo un Paese corrotto? O un Paese paralizzato da una "questione giudiziaria" di cui non si vede la via d’uscita? Probabilmente tutte e due le cose. Nel 2010 avranno diritto di voto i nati nel 1992, anno di Mani Pulite. Fa impressione pensare che è passata ormai una generazione dall’inizio di questo cupissimo capitolo della storia d’Italia. Una generazione durante la quale l’Italia non ha risolto né il problema della corruzione, né quello del rapporto tra politica e magistratura. Intanto il governo conferma l’intenzione di privatizzare e trasformare in Spa la Protezione Civile. Preceduta dalla privatizzazione dell'acqua.
Quello di privatizzare tutto e di costruire scorciatoie burocratiche sta sconvolgendo le nostre certezze sullo stato di diritto nel nostro martoriato paese. Giorno dopo giorno un pezzetto di potere pubblico, di territorio, di diritto, va a finire nelle tasche del potente di turno, nei conti delle ” famiglie degli amici del quartierino”.

E’ venuto il momento di chiedersi se non sia fallita quell’idea di modernità fondata sulla monetizzazione e mercificazione di tutto, sul mito di un progresso irresistibile che pretende di crescere all’infinito e di sostituirsi alle regole allo Stato. Chi dice che la politica non paga? La politica è un investimento sicuro, migliore di " Win for life", il concorso che assicura 4.000 euro per 20 anni ai vincitori. E’ diventato il sistema di potere della politica e degli imprenditori, quello di operare al di fuori di ogni controllo. Un sistema per eludere le regole di trasparenza e di libera concorrenza nel settore degli appalti pubblici. Un immenso ribrezzo si prova all’ignobile conversazione tra gli imprenditori che si fregavano le mani e ridevano, già alle tre e mezzo del mattino, alle notizie del terremoto del capoluogo abruzzese.

Come iene pregustavano i guadagni che avrebbero ricavato dagli appalti per la ricostruzione; non gli importava alcunché dei dolori, dei lutti, delle sofferenze delle popolazioni. E Quanta vergogna avranno provato quei Magistrati nello scoprire connazionali trasformati in sciacalli! E dovrebbero essere loro a vergognarsi, secondo le affermazioni del Presidente del Consiglio? Ma perché, già il 6 aprile 2009, quegli imprenditori erano in grado di fregarsi le mani con tanto cinismo? Perché, evidentemente, erano da tempo inseriti in un quel meccanismo precostituito di assegnazioni pilotate.

E’ la passiva accettazione dell’inutilità del rispetto delle regole, o, anzi, la sollecitazione a violarle perché poi se ne trarranno vantaggi, ad imbastardire i comportamenti. Bisogna ricominciare a riaffermare i principi, non per un astratto moralismo, ma per non essere schiavi e complici passivi di monetizzazione e mercificazione, perché il Paese ha bisogno di un codice di onestà e di pulizia nelle scelte, atte a fermare iene e sciacalli in continua crescita.

tags: