Aula studio dedicata a De Andrè

Aula Studio De AndrèUna gran bella serata, quella dell'inaugurazione ed apertura ufficiale della nuova Aula Studio "Fabrizio De Andrè", presso il Nelson Mandela, Laboratorio di Città, in via Barone 34, in zona Toscano. Il taglio del nastro è stato e4ffettuato dal sindaco Di Guardo, che era affiancato dall'assessore alla Cultura, Barbara Bruno e dal direttore artistico del Nelson Mandela, Antonio Biuso. Presenti, con tanti giovani e cittadini, anche consiglieri comunali ed esponenti locali della politica e del lavoro.

Se la nuovissima struttura è destinata soprattutto agli studenti misterbianchesi, anche professionisti - architetti, fisici, giuristi, ingegneri, medici - hanno dimostrato il proprio interesse per quest'area attrezzata di tavoli e sedie, 6 pc, free wi-fi zone, per favorire lo studio in assoluta serenità, che rimarrà disponibile dal lunedì al venerdì dalle ore 15 alle 20. La frequenza è libera e gratuita; occorre solo registrarsi preventivamente presso la locale Biblioteca comunale. Il Comune ha voluto dedicare questa struttura al cantautore Fabrizio de Andrè, un intellettuale sistematicamente schierato dalla parte dei più deboli. A lui è stato dedicato il concerto "Tribute" di apertura dell'Aula, nell'agorà tra i due plessi dell'affascinante struttura del Nelson Mandela, dove dopo un brindisi augurale si è assistito allo spettacolo di musica e poesia del grande "Faber", messo in scena magistralmente dalla Peppone Band.

Un importante servizio socioculturale pubblico e gratuito si aggiunge proficuamente, così, all'ottima Biblioteca comunale "C. Marchesi" di via Matteotti. Nel Laboratorio di città del Nelson Mandela, a parte l'Aula studio, sarà possibile anche realizzare mostre, convegni, corsi, dibattiti, presentazioni di libri, in un moderno contesto multifunzionale e multimediale aperto al futuro, che merita di essere "vissuto" e valorizzato.

Roberto Fatuzzo
La Sicilia
13/09/2014

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Comments

Sono contento di inserire il

Sono contento di inserire il mio primo post su Misterbianco.com a commento della notizia di cui sopra, non solo perché è da considerare sempre positivamente l'apertura di nuovi spazi culturali ma anche per la dedica a Fabrizio De André. Parlo da misterbianchese che vive a Genova dal '79 e che ha sempre considerato personale motivo d'orgoglio l'essere stato forse il primo ad aver comprato a Misterbianco il mitico 33 giri "Tutto Fabrizio De André", uscito nel 1966, come regalo per i 18 anni ed il conseguimento della maturità magistrale. In quel periodo, oltre a coltivare la passione per la musica a 360°, collaboravo con il periodico aclista "Il Seminatore" e mi capitò di scrivere un articolo su "Faber" in cui mi piacque riportare la vox populi secondo la quale la Rai censurava le sue canzoni mentre la Radio Vaticana le mandava regolarmente in onda! Ricordo anche con nostalgia quando, al cinema-teatro "Ambasciatori" (esisterà ancora?) insieme ai miei amici del complesso "Teoria 2001" assistemmo all'esibizione di De André insieme alla Pfm ed a molti artisti, alcuni dei quali conoscevamo perché si erano esibiti insieme a noi nell'ambito della gara radiofonica "Il Gonfalone d'oro". Arrivato a Genova, ho potuto constatare che la città respirava con Fabrizio anche se lui non si esibiva spesso qui. Non posso dimenticare il concerto commemorativo della sua scomparsa e non posso non ricordare la commozione di Franco Battiato che ha interrotto per il pianto l'esecuzione di "Amore che vieni amore che vai". I "tributi" da quel momento non sono mai cessati in città; nel negozio di dischi di Via del Campo (sic) per opera del suo amico Gianni Tassio, ora scomparso anche lui e della fondazione nata per opera di Dori Ghezzi, esiste il Museo dedicato a De André che funziona proprio come dovrebbe funzionare l'aula che è stata aperta a Misterbianco. Ecco, credo di aver, come si dice, chiuso il cerchio; certo ci sono argomenti molto stimolanti che vengono dibattuti grazie a Misterbianco.com (e su alcuni mi riprometto di esprimere il mio modesto parere) ma mi ha fatto molto piacere collegare, nel nome di Fabrizio De André, l'apertura, l'esistenza e la fruizione di spazi culturali in ambiti solo apparentemente e comunque solo geograficamente così lontani. Un saluto ed un grazie per l'ospitalità.

Natale Scuderi

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