Accordo Simco-sindacati

Simeto Ambienteda lasicilia.it
Ratificato l’accordo. Il Consorzio Simco ed i sindacati
di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, ieri hanno sottoscritto, all’Ispettorato
del lavoro di Catania, l’atto che sancisce
i nuovi accordi tra le parti. In particolare, 500
euro subito per i circa cinquecento dipendenti,
mentre il resto dello stipendio del mese di febbraio
sarà versato entro fine mese dalla Simeto-Ambiente.
Secondo un calcolo effettuato dalla società
Ato, per saldare gli stipendi ai lavoratori occorrono,
comunque, 480 mila euro (frutto anche degli
straordinari). Questo potrebbe rappresentare un
problema visto che la liquidità disponibile al momento
è di 400 mila euro, pari alla somma che la
Serit verserà alla Simeto-Ambiente, frutto della riscossione
della Tia, delle ultime settimane. Per
evitare ritardi la Simeto-Ambiente pagherà direttamente
agli operatori ecologici

Somme che dovrebbero
essere versate già lunedì prossimo. I sindaci,
intanto, continuano a lamentarsi per le carenze
del servizio. Le città restano divise a metà. Una
parte, quella relativa al comprensorio paternese
pulita, l’altra la cintura dei Comuni che ruotano attorno
a Catania, è completamente sporca.
Intanto nel pomeriggio si sono ritrovati i "tre saggi",
gli esperti nominati da Simeto-Ambiente, Consorzio
Simco, e Prefettura, per stabilire con certezza
i costi del servizio, applicando gli eventuali sgravi
chiesti dalla Simeto-Ambiente. Gli occhi restano
puntati su di loro, per capire se verrà abbassata la
Tia. Più sgravi ci saranno e più sconti in bolletta verranno
poi effettuati. A loro è stato assegnato un mese
di tempo dallo scorso lunedì. Altra data importate
è legata al prossimo 14 aprile, data nella quale
si ritroveranno i sindaci, convocati per l’assemblea
dei soci. Nel corso della riunione si dovrebbe
parlare anche delle possibili dimissioni del presidente
della Simeto-Ambiente Andrea Castelli, che
ha affermato come si rimetterà alla volontà dei sindaci
per decidere quale futuro dare alla società.
Intanto Tremestieri, così come tanti altri paesi
dell’Etna, aderenti all’Ato Simeto Ambiente, continua
ad essere sommersa dalla spazzatura. Gli scioperi
dei netturbini per il mancato pagamento degli
stipendi hanno messo in ginocchio il paese.
E’ persino intervenuta l’Asl "per il grave problema
igienico-sanitario venutosi a creare" sollecitando
la Provincia ad inviare una nota (inoltrata ieri e
ricevuta da diversi sindaci) ai sindaci, perché i Comuni
provvedano ad emettere un’ordinanza contingibile
e urgente di anticipo delle somme necessarie
a pagare i netturbini in modo che questi possano
riprendere a lavorare.

Ma il sindaco di Tremestieri, Antonino Basile, fa
sapere che non ha alcuna intenzione, questa volta,
di anticipare somme, perché il Comune non è in
grado di farsi carico di altre spese. "Anzi, ritengo -
sia giunto il momento che la Provincia proceda al
commissariamento dell’Ato e la Regione acceleri i
tempi per la creazione del consorzio dei Comuni".
Per Basile il ricorso alle ordinanze "contingibili e
urgenti" del sindaco, per loro natura limitate nel
tempo e nello spazio, già adottate in passato dal comune
di Tremestieri, al fine di risolvere lo stato di
emergenza igienico ambientale determinato dall’accumulo
di tonnellate di spazzatura, "non rappresenta
di certo l’intervento risolutivo per uscire
definitivamente dal ricorrente stato di crisi".

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