Candidato Massimo

Massimo La Piana Giorgio La Pira scriveva: “Una città non può essere amministrata e basta. Non è niente amministrare una città, bisogna darle un compito, altrimenti muore” “La città non è il problema. La città è la soluzione”.
Pensiamo che queste frasi siano particolarmente vere per le sorti politiche di Misterbianco. In questa tornata elettorale 2012 vogliamo che la nuova amministrazione comunale non sia come un semplice susseguirsi di atti burocratici ma, vogliamo che esprima una visione delle città, e soprattutto della Misterbianco di oggi, sulla base di ragionamenti diversi dal passato e animati dalla passione delle idee. Una prima scelta è quella di spalancare le porte del palazzo di città a tutti i cittadini, far diventare la gestione della città un luogo comprensibile e trasparente per tutti, utilizzando, ad esempio, tutti gli strumenti del web per informare il cittadino delle attività della Giunta Comunale. Le delibere, i provvedimenti amministrativi debbono essere pubblicati in rete per essere fruibili dai cittadini elettori. Si vuole una città libera di appartenere, libera di vivere, libera di includere, libera di dare chance.

Sperimentando a Misterbianco un modello unico anche sotto il profilo del rinnovamento generazionale. Una città la cui cittadinanza sia innanzitutto presidio sociale e le cui uniche sentinelle possano essere le sentinelle del bello. In una società caratterizzata da un crescente multiculturalismo. Pensiamo che l’identità di una persona sia condizione fondamentale per una società, perché l’identità è apertura, mai arroccamento. Proprio le periferie di Misterbianco costituiscono e rappresentano il laboratorio naturale di questa condizione e analisi. Si vuole una città dove sia bello vivere come in centro che in periferia. Il benessere, oggi, significa innanzitutto recuperare un rapporto sereno con l’ambiente. Il Comune può fare molto per il risparmio energetico e per la promozione dell’utilizzo di energie rinnovabili. Lo può fare anzitutto definendo una politica energetica coraggiosa e sviluppando progetti innovativi consequenziali in grado di promuovere in modo coordinato le eccellenze delle imprese leader del settore. Il Comune ha soprattutto il dovere di fissare regole urbanistiche ed edilizie capaci di rappresentare un reale cambio di marcia.

Si è aspettato fin troppo e questo è il momento per un’inversione di tendenza pratica e concreta: una nuova cultura del progettare e del costruire che deve essere promossa e incentivata dall’Amministrazione e tale da ridurre in modo drastico i consumi degli edifici, è il passaggio fondamentale insieme al tema di una mobilità sostenibile per restituire ai cittadini un ambiente urbano godibile e energeticamente efficiente. Si vuole una città a misura dei bambini, capace di dare un rendimento al futuro, alle generazioni che verranno, un futuro fatto di attenzioni alla costruzione della democrazia concreta. Si afferma che “educandosi dagli insegnamenti dei bambini si trovano tutte le soluzioni per gli eventi che ancora non sono accaduti”. La città ha bisogno di riaprire gli asili nido “ignobilmente” chiusi dalla vecchi giunta comunale di centro destra. Si condivide e si conferma la scelta di una politica sui rifiuti basata sulla capacità di riciclare, di raccogliere in modo differenziato, di promuovere il riuso e di eliminare i rifiuti attraverso il sistema scientificamente più avanzato: la termovalorizzazione. Siamo favorevoli al cercare di ridurre il più possibile il numero dei rifiuti (impegnando la futura giunta comunale ad eliminare progressivamente i sacchetti di plastica): ma sappiamo che esiste una quantità di rifiuti che comunque dobbiamo continuare ad eliminare.

Per realizzare l’impiantistica necessaria, l'Amministrazione dovrà collaborare con chi ha voglia di un ciclo di rifiuti che sia degno di questo nome. La città, abbiamo detto, deve essere un luogo accogliente, capace di ricettività alberghiera che riesca a soddisfare i bisogni del grosso centro commerciale. La nuova Amministrazione deve farsi carico di avviare una nuova politica alberghiera, creando così nuove occasioni di lavoro. I candidati per le prossime amministrative di Misterbianco, in gran parte, ed ancora una volta, sono i soliti professionisti dello sfascio della città, personaggi non in grado di assolvere i gravosi compiti sopra elencati. Figure che rappresentano la crisi politica ed etica dei nostri tempi, autentici camaleonti che non vogliono abbandonare lo scanno cui siedono. Si riciclano in vari modi: occultandosi dietro il perbenismo del nuovo candidato a sindaco, oppure dietro i loro “allori passati” e dietro liste elettorali “farlocche” per nascondere la loro vera natura. Viceversa, la candidatura a sindaco di Massimo La Piana rappresenta la vera novità ed interpreta i bisogni della "resurrezione" di Misterbianco.

Sconfiggendo il sentimento del “tanto non cambia niente”, invogliando il ruolo di controllo dell’opinione pubblica sulla gestione dell'Amministrazione, tale, da far scattare un meccanismo di vero rinnovamento. Una svolta di cambiamento per arrestare l'incedere fraudolento dei vecchi politicanti e per vincere questa decadenza politica, proponendo idee giovani da un giovane sindaco. Essere giovani amministratori significa innanzitutto non aver paura del vento in faccia, rivendicando con forza il futuro senza rinnegare il passato, orgoglioso della storia di Misterbianco e altrettanto geloso del suo domani. Ci siamo anche noi.... quelli che con la lista “Misterbianco Bene Comune" saremo in campo a giocarci la partita insieme a Massimo La Piana Sindaco e alla Misterbianco che non si arrende alle soperchierie e all'arroganza da chiunque incarnate... Una lista composta dai tre simboli di: SEL, Federazione Della Sinistra, IDV.

Vito Fichera

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