La borsa "Award 2022" della Fondazione Veronesi al giovane Filippo Torrisi, un'altra eccellenza misterbianchese

Filippo TorrisiUn’altra “eccellenza” catanese in campo. E’ il dott. Filippo Torrisi, 33 anni a giugno prossimo, di Misterbianco, validissimo ricercatore del Laboratorio di Fisiologia cellulare e molecolare, in seno al Dipartimento di Scienze Biomediche e Bio-tecnologiche dell’Università di Catania.

Un giovane dal curriculum già significativo, ennesima espressione delle straordinarie capacità dei giovani scienziati etnei e dei nostri prolifici Centri di ricerca. Laurea triennale in Biologia a Catania, poi laurea specialistica a Pavia in Biologia sperimentale e applicata; approfondendo le ricerche nel campo della neuro-oncologia, consegue il dottorato di ricerca in biotecnologie. Un continuo percorso formativo e professionale, con un master di secondo livello sull’imaging preclinico e un assegno di ricerca in Fisiologia. Ne nasce un progetto sperimentale per il trattamento del “glioblastoma” (un micidiale tumore maligno che si localizza nel sistema nervoso ed elude i meccanismi di difesa del sistema immunitario), condotto in collaborazione fra i Laboratori nazionali del sud dell’Infn, l’Istituto di Bioimmagini e Fisiologia Molecolare del Cnr e l’Aoe Cannizzaro di Catania. Un progetto che ora ha significativamente ottenuto il “Post doctoral fellowships Award 2022” della prestigiosa Fondazione Umberto Veronesi, riservato a giovani laureati di talento, con un finanziamento annuale per condurre ricerche nell’area dell’oncologia clinica e sperimentale di precisione.

Con entusiasmo e passione, il dott. Torrisi si dedica principalmente all’analisi dei meccanismi fisiopatologici indotti dalle radiazioni ionizzanti e allo sviluppo di nuovi percorsi biomedici che, sfruttando la capacità dei protoni, possano superare i meccanismi di radioresistenza del glioblastoma verso strategie terapeutiche innovative e mirate.

Pur orgoglioso del premio conseguito - col suo magnifico gruppo di ricerca dell’Università di Catania guidato dalla prof.ssa Rosalba Parenti - Filippo guarda già al futuro: «E’ ancora tanto il lavoro da fare, in questa nuova frontiera di “proton therapy”; occorre capire meglio i meccanismi, validare e potenziare i dati ottenuti, per arrivare alla fase clinica sulla base di un background forte e consolidato. Ma siamo fiduciosi».

Al di là del gratificante riconoscimento assegnato, un ennesimo talento di casa nostra, con una “missione” scientifica di appassionata ricerca, al servizio della vita e della salute umana, meritevole di proseguire con successo.

Roberto Fatuzzo
La Sicilia
10/03/2022

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