La scorsa settimana erano solo già mal di pancia, da ieri è un dato di fatto. Quindici componenti del circolo Pd di Misterbianco ‘varcano il Rubicone’ e lasciano il partito. manifesto pubblico
Ieri sera Luigi Di Maio è stato ospite di Floris su La7. Secondo il mio parere ha dato lezione di stile politico e lezione di come si dovrebbe fare politica.
Esattamente a un mese di distanza, il sindaco di Misterbianco, Nino Di Guardo, si è trovato a dover rispondere al proprio Consiglio comunale, in sede di interrogazioni e interpellanze, in merito all'intervista da lui rilasciata al nostro giornale sui costi della politica locale e dei Consigli comunali. Intervista che, nel contesto delle ormai diffuse denunce da parte del M5S sulla cosiddetta «gettonopoli», in cui è stata chiamata in causa anche Misterbianco, non aveva mancato di suscitare reazioni forti in seno ad alcuni consiglieri del Comune etneo, insorti a difesa della loro «dignità».
A Misterbianco (come nella vicina Motta S. Anastasia) il Pd è in piena bufera. Impegnati da anni con i Comitati "No discarica", quei dirigenti e militanti che di tali battaglie hanno fatto un impegno forte e deciso si dicono indignati e amareggiati per la massiccia "transumanza" in atto, con l'ingresso nel partito di forze ed esponenti politici che finora avevano contrastato il Pd, soprattutto di persone che vengono ritenute vicine ai gestori delle discariche stesse.
Interamente dedicata alle interrogazioni e interpellanze la riunione del Consiglio comunale. Si è parlato tra l'altro di murales, del divieto ai commercianti di depositare merci o scatole sui marciapiedi, di carenza di operatori ecologici nelle frazioni, della via Matilde Serao non asfaltata, dei muri di cinta privati pericolanti sulla via Erbe Bianche, della recente assunzione degli ausiliari del traffico e di eventuali concorsi futuri.
Dimissioni in vista dal Pd di Misterbianco e decisione rimandata in attesa della Direzione Provinciale per il circolo di Motta Sant’Anastasia. E’ la reazione a catena innescata sia dai temi nazionali sia dall’annunciata quanto possibile adesione del movimento ‘Articolo 4’ al partito e che segue l’azione del gruppo di civatiani guidati da Valentina Spata che hanno lasciato il partito.
La crescita di una comunità non può prescindere dal confronto e a volte dal contraddittorio. E invece si tende sempre a distrarre le attenzione da questioni di una certa rilevanza per praticare lo sport nazionale più diffuso a Misterbianco "parlare male di qualcuno per evitare di porsi la questione".
Misterbianco, via Giordano Bruno. Là dove sventolava la bandiera della sede del Pd cittadino, ora da qualche settimana si vede la sede di un Patronato. Ha fatto una certa impressione, inutile nasconderlo, così come immaginiamo la reazione di iscritti e simpatizzanti. Eppure, quella sede del Circolo comunale era stata festosamente inaugurata solo quindici mesi addietro, domenica 29 settembre 2013, con una cerimonia cui erano intervenuti in tanti, compresi i dirigenti e i parlamentari catanesi.
Turbolenta la prima serata del Consiglio comunale di Misterbianco. Non si è riusciti a trattare alcuno dei quattro argomenti previsti nell'ordine del giorno, per la mancanza in aula degli assessori e dei funzionari competenti.
Nei giorni scorsi sulla giostra delle tasse hanno girandolato i protagonisti del politicantismo locale, tutti in fila con la propria razione di populismo demagogico, chi sul blog giustificandone l’applicazione e chi sui muri con manifesti a fini strumentali.