Memoria del Sindaco Nino Di Guardo alla commissione di accesso ispettivo al Comune di Misterbianco e pubblicata stamani sul quotidiano La Sicilia a pag. 5 dal titolo "Il modello amministrativo di Misterbianco: legalità e buon governo"

Nino Di Guardo - Misterbianco"Da mesi Misterbianco è sotto i riflettori. Per dirimere le tante polemiche e le vergognose speculazioni che hanno investito il mio Comune, ritengo opportuno rendere noti i contenuti della memoria che giorno 15, nel corso dell’incontro da me richiesto, ho consegnato alla Commissione per l’accesso ispettivo antimafia nominata dal sig. Prefetto di Catania.

Signori Commissari,
colgo l’occasione dell’incontro odierno per rappresentare alle SS.LL. quanto segue.
Con decreto del Presidente della Repubblica, il 21 dicembre 1991, veniva sciolto il Consiglio comunale di Misterbianco per infiltrazioni mafiose.

Misterbianco, in quegli anni, aveva davvero conosciuto la mafia con le sue azioni sanguinarie, culminate nell’atroce assassinio di Paolo Arena, esponente politico provinciale e capo indiscusso della D.C. misterbianchese.
Proprio in questi giorni, dopo 28 anni, è finalmente emersa la verità su quei tragici avvenimenti. Il Procuratore della Repubblica di Catania, dott. Carmelo Zuccaro, in conferenza stampa, ha dichiarato che Paolo Arena è stato assassinato dal clan Nicotra, “I Tuppu”, per avergli voltato le spalle e favorito il clan rivale Pulvirenti, “U Malpassotu”. Fu quello il tragico epilogo di una sanguinosa faida fra i due clan mafiosi che, agli inizi degli anni ’90, dominavano il territorio e si contendevano i favori dell’amministrazione comunale.

Allora avevo intuito le torbide connessioni fra mafia e politica locale, denunciandole in una drammatica seduta del Consiglio comunale e in un’intervista rilasciata a Giorgio Bocca, pubblicata su “La Repubblica”. Intervista che fece assurgere il caso a livello nazionale stimolando, così, l’intervento dello Stato che portò allo scioglimento del Consiglio comunale.

Ho rischiato la vita, finendo sotto scorta, per fare emergere la verità su quei terribili intrecci e liberare la comunità dalla cappa di malgoverno e corruzione che la opprimeva. Una verità dura, difficile e dolorosa che, però, scosse la comunità richiamandola all’impegno civile.

Si chiuse così quella drammatica stagione e si avviò la rinascita di una nuova Misterbianco fondata sulla legalità e il buongoverno.

Da allora ho dedicato gran parte della mia vita e delle mie energie al mio Comune e non ho alcuna remora ad affermare che sotto la mia guida Misterbianco è diventato un esempio di buongoverno. E il buongoverno, come si sa, è il miglior antidoto per tenere lontano dalla pubblica amministrazione il malaffare.
Mi permetto di citare qui le tappe più significative di questo processo di rinascita civile e morale.

Nel 1997 abbiamo approvato il primo PRG per disciplinare un territorio devastato da uno sfrenato abusivismo; basti pensare che tutte le frazioni, in cui risiede più della metà dell’intera popolazione, sono nate abusivamente. Nel 2017, attuato il primo, abbiamo adottato un secondo PRG.

Abbiamo dato una sede dignitosa all’Ente realizzando il Palazzo comunale, prima dislocato in diversi edifici presi in affitto.
Tutto il patrimonio architettonico comunale, da tempo dichiarato inagibile, è stato ristrutturato e posto al servizio della città: Il Palazzo del Senato oggi ospita l’Aula consiliare, il Teatro comunale e la Sala matrimoni; nell’ex Ospizio è stata allocata la Biblioteca e la Mediateca comunale; l’ex Macello accoglie ben 4 sezioni di scuola materna; l’ex Casa dell’acqua è stata trasformata in Galleria Civica d’arte.
I nostri bambini che prima andavano a scuola in locali di civile abitazione e costretti ai doppi turni, oggi sono ospitati in strutture scolastiche sicure ed accoglienti.
Abbiamo trasformato le frazioni da caotici agglomerati di case abusive in realtà civili e ordinate costruendo strade, piazze, scuole, centri per anziani, parchi gioco e campetti per i ragazzi.
Malgrado la dotazione organica sia notevolmente sottodimensionata - solo 200 impiegati per un comune di 50.000 abitanti – non solo riusciamo ad assicurare con efficacia l’ordinaria amministrazione, ma sappiamo anche progettare il futuro, cogliendo tutte le opportunità offerte dai bandi europei, nazionali e regionali.
Nel 2000 il nostro Comune, unico in Sicilia, si è aggiudicato il bando europeo Urban 2 ottenendo finanziamenti per 80 miliardi di lire con i quali abbiamo realizzato, fra l’altro, il Centro culturale Nelson Mandela e tre Centri polifunzionali nelle frazioni.

Fra i recenti finanziamenti ottenuti, cito solo i più significativi: € 5.000.000 per una pista ciclabile di 13 Km., € 3.700.000 per la costruzione di un edificio scolastico innovativo che sorgerà nella frazione di Belsito; € 600.000 per la realizzazione di una struttura per autistici su un terreno confiscato alla mafia; € 800.000 per un’isola ecologica da realizzare nella frazione di Serra; € 3.695.000 per il progetto di illuminazione pubblica a led, wifi, smart city e videosorveglianza.
Il comune di Misterbianco, oggi, è dotato di strutture sportive e ricreative all’avanguardia (2 campi di calcio e una pista d’atletica, una pista ciclabile, 10 campi di calcetto, 15 parchi gioco, un grande Auditorium, la Casa della musica, una biblioteca e una moderna aula studio). E abbiamo raggiunto l’ambizioso traguardo del 65% di raccolta differenziata.

Sono stati istituiti servizi essenziali come l’asilo nido e il trasporto urbano ed il nostro “Carnevale dei Costumi più belli di Sicilia” è stato inserito nell’Albo nazionale dei Carnevali storici d’Italia.
E tutto ciò con i conti perfettamente in regola. E, infatti, nell’ultimo bilancio abbiamo registrato un avanzo d’amministrazione di oltre 2.000.000 di euro.

Così abbiamo amministrato in questi anni, signori Commissari, con grande impegno e passione.
L’incredibile e triste vicenda che ha colpito la mia Amministrazione mi è caduta addosso come un fulmine a ciel sereno e desidero uscire al più presto da questo incubo che mi rovina l’esistenza.
Da mesi, ormai, la mia Amministrazione è divenuta bersaglio di vergognose speculazioni politiche e di una violenta e spregiudicata campagna diffamatoria - chissà da chi foraggiata - orchestrata su un giornale on-line da uno pseudo giornalista, già da me più volte querelato.

Tutto è nato dagli arresti domiciliari comminati al mio ex vicesindaco Carmelo Santapaola, della cui onorabilità non avevo mai avuto motivo di dubitare, e da alcune intercettazioni di mafiosi effettuate dalla Polizia e risalenti al 2012.

Invero, Carmelo Santapaola non è indagato per il reato di associazione mafiosa. E del resto, come si può leggere nell’Ordinanza del Gip del Tribunale di Catania - e diversamente da quanto sostenuto dal Senatore Giarrusso nella sua interrogazione parlamentare - Carmelo Santapaola non ha rapporti di parentela con l’omonimo esponente del noto clan mafioso e non è da considerarsi appartenente o affiliato a sodalizi criminosi o mafiosi (pag. 196 dell’Ordinanza).
Inoltre, il Gip, --nel ritenere sussistenti indizi di colpevolezza per il reato di intestazione fittizia di beni, ha esplicitamente escluso che detto reato ipotizzato sia stato commesso per favorire l’associazione mafiosa Santapaola - Ercolano (pag. 206).

La vicenda giudiziaria che ha coinvolto l’ex vicesindaco attiene, dunque, alla sfera privata dello stesso e non ha riguardato in alcun modo la vita amministrativa del Comune.
E ancora, i criminali propositi di un gruppo di malavitosi che traspaiono dalle intercettazioni telefoniche del 2012, che tanto scalpore hanno suscitato, altro non sono che fantasiose farneticazioni che non hanno avuto alcun riscontro nella realtà, come facilmente le SS.LL. avranno potuto accertare dagli atti comunali.
Posso, con sicura coscienza, affermare che nel Comune di Misterbianco, sotto le mie sindacature, nessuna azione è stata condizionata da forze esterne all’amministrazione e nessuna cosca mafiosa ha messo piede o ha trovato accoglienza o connivenza.

Ho già compiuto 76 anni. Questa è la mia quinta e ultima sindacatura ed ho l’ambizione di contribuire ancora alla crescita della mia città e di continuare a servirla con passione e con onore, come ho sempre fatto nella mia non breve vita politica".

Nino Di Guardo
Sindaco di Misterbianco

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