La "Giornata della trasparenza"

dott. Marano e dott.ssa ScandurraNella cultura anglosassone (Usa prima e GB poi) la “trasparenza” amministrativa è realtà da 50 anni, con il “Foia” del 1966 (Freedom Organization Information Act); in Italia invece, è una conquista ancora recente e parziale da consolidare, essendo un principio garantito dalla Costituzione vigente e dalla riforma ora sotto referendum.

Anche quest’anno, il Comune di Misterbianco ha celebrato la “Giornata della trasparenza” con un qualificato incontro pubblico allo Stabilimento Monaco, rivolto anzitutto ai funzionari comunali come momento di formazione ma aperto a tutti. Efficaci le esposizioni del segretario generale del Comune dott. Vincenzo Marano e della sua collega di Santa Venerina, dott. Nerina Scandurra, che hanno chiaramente illustrato tutti i passaggi essenziali del quadro normativo sull’anticorruzione e la trasparenza, doveri della Pubblica amministrazione in aggiunta ai noti principi costituzionali del buon andamento e dell’imparzialità.

Una laboriosa normativa che parte dalla legge n.241/90 sul diritto di accesso agli atti amministrativi in presenza di interessi soggettivi (“attuali, diretti e concreti”) riconosciuti, per poi svilupparsi nel tempo con il decreto Brunetta del 2010 e le norme anticorruzione del 2012, il decreto legislativo n.33 del 2013 sul “diritto di accesso civico” - e l’inizio di una “rivoluzione” che sancisce l’obbligo della pubblica amministrazione di pubblicare tutti i documenti, informazioni e dati in suo possesso – e la legge n.124 del 2015 (la riforma Madia, con 11 decreti attuativi). Ed ecco oggi il 98% degli Enti pubblici avere su internet un sito istituzionale, e l’82% l’area obbligatoria della “amministrazione trasparente”. Fino agli obblighi del nuovo “decreto trasparenza” n.97 del maggio 2016, che favorisce forme diffuse di controllo dei cittadini sul rispetto dei fini istituzionali e l’uso delle risorse pubbliche, compresi incarichi, contratti e spese, con sanzioni e interventi sostitutivi, e limiti ed esclusioni di solo interesse generale prevalente, tra linee-guida del Garante della privacy e dell’Anac, da cui si aspettano ulteriori regolamenti. E occorre un Piano comunale triennale anti-corruzione.

Roberto Fatuzzo
lasicilia.it
22/11/2016

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