Scuola: Misterbianco e Motta diventano... calatini?

Scuola Misterbianco L’assurdo sembra a volte di casa nelle stanze decisionali di vertice. L’ultima “perla” viene dall’Ufficio Scolastico regionale che, in attuazione della riforma della Scuola, nel dividere il territorio dell’isola in 26 zone denominate “Ambiti” (di cui 5 nella provincia di Catania) ha pensato bene di inserire le scuole di Misterbianco e Motta S. Anastasia nell’Ambito scolastico n.7 in cui si trovano 17 comuni quasi tutti del Calatino.

Una decisione inopinata quanto infelice. E’ stata così inevitabile una riunione tra i vari presidi e l’assessore alla Pubblica istruzione di Misterbianco Santo Mancuso, in seguito alla pubblicazione di questo scriteriato provvedimento, secondo il quale gli attuali insegnanti delle scuole di Misterbianco e Motta in caso di soppressione di cattedre dovrebbero essere ricollocati all’interno dell’Ambito di cui fanno parte, e cioè da Caltagirone a San Cono, senza poter contare su eventuali disponibilità di posto nei comuni limitrofi che fanno parte dell’ambito n.6, quali Paternò, Belpasso o Camporotondo Etneo, o del n.8 come Gravina o Mascalucia, o del n.9 come Catania.

Il meno che si potesse subito fare, da parte dell’assessore alla pubblica Istruzione Santo Mancuso e dei dirigenti scolastici di tutte le scuole di Misterbianco e Motta S. Anastasia, è stato quello di richiedere un incontro urgente al Dirigente scolastico provinciale, al fine di proporre la modifica di questo ineffabile “Ambito scolastico n.7” in cui ricadono appunto i comuni e le scuole di Misterbianco e Motta S. Anastasia.

“Si tratta di una suddivisione che non tiene conto neppure della continuità territoriale – dichiara l’assessore Mancuso – in quanto i comuni di Misterbianco e Motta S. A. non confinano con nessuno dei 15 comuni del Calatino, cosa invece che accade con i comuni che fanno parte degli altri ambiti (6-8-9). Ecco perché, raccogliendo subito le proteste dei presidi e degli insegnanti, ho chiesto un incontro che mi auguro avvenga al più presto, affinché l’Ufficio scolastico provinciale (ex Provveditorato agli studi) proponga una adeguata e necessaria modifica all’Ufficio Scolastico regionale in armonia con il territorio circostante”.

Nelle more dell’incontro e del buon senso, una modifica degli “Ambiti” della provincia di Catania è stata richiesta nel frattempo al dirigente scolastico provinciale anche per iscritto, dallo stesso assessore Mancuso assieme ai dirigenti scolastici delle scuole del territorio interessato.
Ancora disagi ad una “Buona scuola” che non ha certamente bisogno di ulteriori implosioni.

Roberto Fatuzzo
La Sicilia
13/02/2016

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