Piazza Chiesa Madre chiusa, già bersagliata dalle critiche

Chiesa Madre Misterbianco“Tanto tuonò che piovve”. Sulla bella piazza antistante la Chiesa Madre “S. Maria delle Grazie” a Misterbianco si erano susseguiti da tempo gli interventi più disparati, sui bambini che ci giocavano a calcio o l’utilizzo pubblico per ristorazione e intrattenimento. Da tempo, però, le proteste di molti cittadini si erano concentrate sulla continua “invasione” della piazza ad opera di autoveicoli in sosta non giustificata, o perfino di venditori ambulanti. Finiti sotto mira anche i consiglieri comunali in occasione delle riunioni del Senato cittadino. E si invocavano da più parti misure adeguate al decoro del luogo, oggetto costante di non adeguato rispetto.

Si era preannunciata qualche misura preventiva o repressiva in tale direzione. Una misura ora è arrivata, ma manco a dirlo subito “contrastata”. Si è infatti chiuso l’accesso di veicoli alla piazza con una vistosa “barriera” automatica a comando elettrico, che consente solo l’ingresso ai pedoni e può essere aperta solo in occasione di matrimoni, funerali e feste varie. Ma ecco scattare varie reazioni, relative soprattutto alle dimensioni ed all’estetica dell’apparato introdotto a tutela del sito.

“Il problema esisteva – commenta il parroco Giovanni Condorelli, cui è stato affidato uno dei telecomandi – ma forse si poteva rimediare in altri modi, ad esempio con accessi della polizia municipale e l’installazione di videocamere, per prevenire e sanzionare le entrate e soste indebite. La struttura finora montata, due ponderosi “cassoni” metallici, credo che si concilii poco con l’estetica ed il pregio architettonico della nostra stupenda Chiesa Madre e con la piazza”.

Di fronte alle prime immediate ed immancabili critiche, il sindaco Nino Di Guardo replica: “Purtroppo so bene che qualsiasi cosa si faccia viene criticata. Stiamo cercando di porre fine doverosamente ad un autentico “sconcio”, l’invasione di mezzi vari sulla bella piazza, di cui erano in molti a lamentarsi giustamente. E la chiusura preesistente, con le catene, non era a norma. Intervenire era dovuto e necessario. Voglio precisare e rassicurare sul fatto che la struttura installata non è terminata, stiamo riportando il tutto a norma, cercheremo di limitare al minimo possibile l’impatto ambientale e di migliorare l’estetica, aspettiamo che il tutto sia completato e ne riparliamo”. foto

Roberto Fatuzzo
La Sicilia
12/03/2016

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