Ho letto tante critiche e perplessità sulla struttura montata nella piazza della Chiesa Madre per bloccare l’accesso alle auto.

Negli ultimi mesi, malgrado il divieto di sosta, si è assistito ad un continuo crescendo della barbara abitudine di parcheggiare ogni tipo di automezzo (auto, motoapi, furgoni, camion, ect.) sulla piazza, giorno e notte. La situazione era diventata talmente vergognosa che alcuni mezzi ostacolavano perfino l’ingresso in Chiesa.
Da qui nasce la mia decisione.

Mi sono rivolto alla ditta specializzata che 20 anni fa aveva installato i dissuasori del traffico chiedendole di ripristinarli. Mi è stato risposto che quel tipo di dissuasore non è più a norma e mi hanno proposto l’attuale soluzione che è la più sicura ed innovativa.

Dopo l’installazione anche io ho avuto qualche dubbio circa l’impatto visivo prodotto sulla piazza; ma mi è stato assicurato che, una volta completata con le previste fioriere, l’opera si alleggerirà ed assumerà un aspetto gradevole.
Sono convinto che superato l’impatto iniziale tutti ci renderemo conto dell’utilità e della bontà dell’opera. In ogni caso, nulla è definitivo. Se, una volta ultimata, l’opera dovesse contrastare con l’armonia del luogo, la utilizzeremo altrove.

Tutte le critiche sono benvenute se fatte in buona fede.
Ma mi chiedo: Come mai nessuno di tutti i critici attuali ha espresso una sola lamentela quando nella nostra piazza principale imperava giorno e notte il parcheggio abusivo e violento che la devastava totalmente?
E’ proprio vero che “…in Sicilia non importa far male o far bene: il peccato che noi siciliani non perdoniamo mai è quello di fare”. Com’è tristemente ancora attuale il pensiero del grande Tomasi di Lampedusa!