Due centraline per verificare l’inquinamento

Arpa
da lasicilia.it
Sono state installate due centraline per controllare
i campi elettromagnetici in via Giacomo Matteotti,
nel centro storico di Misterbianco. Ad installarle sono
stati i tecnici dell’Arpa, su richiesta dell’amministrazione
comunale in seguito alle proteste di un comitato
di cittadini che lotta per scongiurare l’installazione
di una antenna per la telefonia mobile.
Le due centraline serviranno per verificare se c’è
rischio di inquinamento elettromagnetico e ambientale
nell’area interessata dove sorgono altre
possibili sorgenti di inquinamento.
L’amministrazione comunale dopo che la scorsa
settimana aveva preso parte all’incontro promosso
dai cittadini ed avere ricevuto una delegazione in
Municipio, ha dato corso all’impegno preso con i cittadini
residenti nel quartiere “Manganeddi”.

Le centraline sono state messe in funzione dopo
l’incontro tra il vicesindaco e assessore all’Ecologia
Franco Galasso con il rappresentante del comitato
avv. Carmelo Santonocito ed il funzionario dell’Arpa
Salvatore Casabianca alla quale hanno preso
parte l’assessore ai Lavori pubblici Rosario Patanè, il
responsabile del settore Ecologia Orazio Condorelli
ed il geom. del Comune Sebastiano Saglimbene.
“L’amministrazione – hanno detto il sindaco Ninella
Caruso e l’assessore all’Ecologia Franco Galasso
– attenta al problema dell’inquinamento ambientale,
si è attivata per verificare se nella zona di
via Matteotti e su tutto il territorio c’è un reale rischio
per la salute dei cittadini e dell’ambiente.

Nell’interesse dei cittadini, l’amministrazione comunale
è anche disposta ad affiancare ai tecnici dell’Arpa
un esperto segnalato dal comitato per verificare
che tutte le procedure di rilevamento avvengano
nella maniera più trasparente possibile”.

Nello scorso mese la popolazione residente nel
quartiere “Manganeddi” aveva più volte manifestato,
arrivando anche a bloccare la sede stradale, contro
l’installazione di una ennesima antenna per la
telefonia mobile, costringendo le maestranze ad
interrompere l’installazione dell’antenna che ancora
oggi non è stata montata su una terrazza privata.
La protesta della popolazione è dettata dalla paura
delle conseguenze delle onde elettromagnetiche
che saranno emanate e dal fatto che il territorio si
trova al centro di una serie di inquinamenti ambientali
causati anche dalla vicina discarica e da altre antenne
di telefonia mobile. Già nel 2007, l’amministrazione
comunale in sinergia con l’Arpa, dopo
una ventata di odori nauseabondi che ammorbavano
l’aria del centro storico, aveva fatto installare di
concerto con l’Arpa, alcune centraline per il controllo
continuo della qualità dell’aria sul territorio.

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