Rifiuti, sciopero in 11 Comuni

Simeto Ambienteda lasicilia.it
Sciopero sì ma non per tutti. Simeto-
Ambiente
ancora una volta divisa nella
strada da intraprendere per affrontare la
questione rifiuti. Sindaci, aziende, sindacati,
lavoratori, seguono spesso, come
accaduto anche ieri mattina, strade diverse.
E così gli operatori ecologici di
Misterbianco e Motta ieri mattina si sono
presentati regolarmente al lavoro.
Nel loro caso non c’è motivo di protestare
visto che l’azienda che gestisce il servizio
di raccolta e smaltimento dei rifiuti
nei due Comuni ha deciso di pagare (a
sorpresa) gli stipendi. Hanno lavorato,
poi, anche i dipendenti di Paternò (caso
davvero anomalo visto quanto accaduto
in passato), Nicolosi, Mascalucia, S. Maria
di Licodia e S. Pietro Clarenza. Non
chiari i motivi della decisione di non
aderire alla giornata di protesta

A braccia
incrociate sono rimasti invece i dipendenti
al lavoro nei restanti undici
Comuni, presentatisi, poi, a Catania, sotto
la sede della Prefettura, chiedendo un
incontro al viceprefetto, Angelo Sinesio
che ha seguito l’evolversi della questione
rifiuti sin dal suo nascere.
Incontro accordato per oggi, alle 11,
quando una delegazione di lavoratori,
accompagnata dai sindacati, potrà sedersi
attorno ad un tavolo. Ed intanto,
oggi, nuove assemblee sindacali, si terranno
a macchia di leopardo nei diversi
Comuni. E sempre oggi, si terrà un incontro
promosso dalla Confcommercio
di Misterbianco con tutti i responsabili
degli uffici dei Comuni dell’Ato CT3, con
l’obiettivo di intraprendere azioni sindacali
comuni per i commercianti vessati
da una tassa, la Tia, ritenuta eccessiva.
L’appuntamento è fissato alle 10.30 nella
sede della Confcommercio di Catania
in via Mandrà 8, con la presenza del presidente
provinciale Confcommercio Riccardo
Galimberti, del direttore generale
Antonio Strano, e del presidente della
Confcommercio di Misterbianco Serafino
Caruso.

E sempre in riferimento alla Tia il difensore
civico di Misterbianco, Salvatore
Saglimbene contesta la delibera del
commissario ad acta Giuseppe Petralia
che ha adottato la Tia per l’anno 2004,
giudicata "palesemente illegittima in
quanto adottata in assenza di previsione
legislativa". Anche a Paternò proteste
contro la Tia, con i consiglieri comunali
Carmelo Palumbo, Mauro Mangano, Salvatore
Milicia e Salvatore Campisano
che giudicano illegittima l’approvazione
del consiglio comunale per la Tia relativa
agli anni 2007, 2008 e 2009. Un pensiero,
il loro, fatto affiggere su manifesti
apparsi nelle vie di Paternò. I Comuni per
evitare emergenze si apprestano a chiedere
ai consigli comunali l’assenso per
l’accesso al fondo di rotazione, pari in
questo caso a 20 milioni di euro.

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