Riaperta la discarica ai Comuni morosi

Simeto Ambienteda lasicilia.it
Una settimana fa la chiusura, oggi, finalmente, arriva la riapertura. Parliamo della discarica di Motta Sant'Anastasia, gestita dalla Oikos, chiusa domenica scorsa per nove Comuni di Simeto-Ambiente. Dopo una lunga attesa, ieri mattina è arrivato il documento che annuncia l'erogazione, da parte della Regione, di quattro milioni di euro a favore delle due discariche, Motta e Catania.
Quindi, si ricomincia. Gli operatori ecologici dei Comuni di Adrano, Biancavilla, Camporotondo Etneo, Paternò, Misterbianco, Motta, Ragalna, San Pietro Clarenza e Santa Maria di Licodia, hanno un duro lavoro che li aspetta, considerate le tonnellate di rifiuti presenti ai margini delle strade. Risolto il problema discarica, resta aperto quello degli stipendi, pagati solo in alcuni centri dei diciotto gestiti da Simeto-Ambiente. Non esclusa, dunque, la protesta dei dipendenti, nonostante non si possano effettuare scioperi.

Intanto, proprio Simeto-Ambiente ha inoltrato al Consorzio Simco la somma di 1 milione e 54mila euro, come chiusura del canone, al netto dalle decurtazioni per la mancata effettuazione di tutti i servizi previsti dal contratto. Una cifra che, ricordiamo, è determinata solo da Simeto, senza che la stessa determinazione arrivi anche da Simco.
E proprio per parlare di decurtazioni e soprattutto di pregresso relativamente al credito vantato da Simco (la cifra è di 37 milioni di euro), domani mattina, in prefettura a Catania, alle ore 10, ci sarà un incontro tra i sindaci di Simeto-Ambiente, il commissario liquidatore della società Ato, Angelo Liggeri, e i componenti della commissione interistituzionale, reintegrata dalla Regione e ora composta da tre dirigenti della Regione, per finire con il viceprefetto di Catania, Angelo Sinesio.

Insieme si analizzerà la richiesta di Simco sul debito pregresso, superiore ai 37 milioni di euro, per formulare una proposta che possa soddisfare tutte le parti, ma che da Simeto, evidenziano già sarà da 37 milioni di euro in giù.
La proposta verrà presentata poi al Consorzio, che dovrà esprimersi con un suo parere. Quindi, la decisione finale spetterà ai sindaci, chiamati per una nuova riunione il prossimo 28 dicembre.

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