da lasicilia.it
Avviati i lavori di messa in sicurezza dell’ex
strada provinciale n. 12, che collega
Misterbianco con S. Giovanni Galermo,
da alcuni anni di competenza comunale.
Un intervento richiesto da maggioranza
e opposizione sin dal 2007 a seguito di
alcuni incidenti gravi che hanno spinto
l’amministrazione comunale ad accelerare
la progettazione dell’opera al fine di
prevedere tutti gli interventi possibili
per rendere sicura l’arteria.
L’ex strada provinciale fino a qualche
decennio fa era una via di collegamento
extraurbana, ma in seguito all’urbanizzazione
degli anni Settanta e Ottanta su
un lungo tratto di oltre un chilometro, è
diventata un’arteria urbana su cui si affacciano
numerose abitazione ed esercizi
commerciali che hanno contribuito a
far aumentare il traffico veicolare.
Il progetto, inserito nel piano triennale
delle opere pubbliche 2007-2009, prevede
la realizzazione dell’impianto di illuminazione
pubblica, la realizzazione
dei marciapiedi da via Piano del Lupo e
fino al bivio che porta all’ex provinciale
n. 100 e, quindi, al quartiere di Belsito.
«Il progetto di messa in sicurezza della
strada - ha detto il sindaco, Ninella Caruso
- è un intervento importante per la
sicurezza del territorio e dei suoi cittadini,
poiché in passato è stata teatro di
gravi e numerosi incidenti stradali».
Gli interventi, oltre all’illuminazione,
riguardano la segnaletica orizzontale e
verticale, oltre alle strisce pedonali rialzate
che obbligano gli automobilisti a
ridurre la velocità e la realizzazione di
una torre faro per aumentare la visibilità
e di uno spartitraffico.
«Una volta completati i lavori - ha detto
l’assessore ai Lavori pubblici, Rosario
Patanè - consegneremo ai cittadini una
strada più sicura, un’opera moderna e
indispensabile per tutti coloro che la
percorrono giornalmente».
Il costo complessivo degli interventi
da eseguire è di 500mila euro.
Resta da definire il risanamento dello
smottamento che ha provocato il restringimento
della carreggiata subito
dopo il secondo viadotto in contrada
Quartararo.
