Entro il 2016 sarà in funzione l'impianto di cremazione delle salme nel cimitero comunale Costo dell'opera 2 milioni e 680 mila euro

Comune di MisterbiancoCOMUNICATO STAMPA del 29 dicembre 2015
Entro un anno il cimitero del comune sarà dotato dell'impianto per la cremazione delle salme.

Stamattina il comune ha sottoscritto con la ditta che si era aggiudicata la gara il contratto d'appalto per la realizzazione dell'opera su area comunale, nella zona di ampliamento del cimitero, dal costo di due milioni e 680 mila euro con la finanza di progetto che permetterà all'ente pubblico di dotarsi dell'opera pubblica finanziata dal privato che in cambio ne otterrà la concessione per i prossimi venti anni.

“Il nostro comune da oggi si allinea per modernità e progresso alle grandi città – ha dichiarato il sindaco Nino Di Guardo dopo la stipula del contratto – Nel corso della mia permanenza all'Assemblea regionale sono stato relatore della legge sulla cremazione in Sicilia che adesso recepisco nel mio comune e che consentirà anche un risparmio non indifferente per le famiglie che chiederanno di utilizzarlo.”

Cadute nel tempo tutte le pregiudiziali di ordine religioso, la cremazione delle salme è andata diffondendosi sempre di più anche se ancora sono pochi gli impianti funzionanti in Sicilia.

Quando entrerà in funzione l'impianto di cremazione di Misterbianco, servirà oltre che la provincia etnea anche tutta la Sicilia sud orientale, essendo quello più vicino a Messina.

Il nuovo impianto sorgerà su una area di duemila metri quadri, di cui 700 saranno di superficie coperta che ospiterà oltre all'impianto ed ai servizi anche una sala attrezzata per il commiato.

Il costo del servizio, previsto dalle tariffe ministeriali, si aggirerà intorno ai 600 euro contro gli attuali tremila euro del costo di concessione di un loculo in cemento.

Nel contempo il comune sta predisponendo una variante al progetto di ampliamento del cimitero al fine di realizzare una area per la realizzazione di cinerari con loculi per ospitare le urne contenenti le ceneri dopo la cremazione. foto

Ufficio stampa
Carmelo Santonocito

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