Salviamo l’acqua

referendum
Laudato si’, mi’ Signore, per sor Aqua,
la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.....

San Francesco non ci aveva pensato. Ma se fosse possibile adeguare ai tempi moderni il "Cantico delle Creature", bisognerebbe aggiungere anche - l’acqua è diventata merce -. Un concetto che i fraticelli d’Assisi avrebbero avuto faticato a comprendere, o semplicemente a immaginare. Un po’ alla chetichella, come sempre, infilata in uno di quei decreti-legge che il governo definisce "omnibus", dove ci si trova di tutto, "sor aqua" è stata privatizzata. Questo è il decreto legge 135 del 2009 sugli obblighi comunitari, presentato dal ministro per l’Europa, Andrea Ronchi, che contiene di tutto, norme sugli spot telefonici e sull’Expo di Milano, sulle farmacie e le lampadine ecologiche. Su questo decreto-legge, già approvato il 4 novembre dal Senato, il governo ha chiesto alla Camera un voto di fiducia, per evitare cambiamenti, azzerare il dibattito parlamentare e le perplessità trasversali agli schieramenti.

L’acqua è incolore, inodore, umile eppure preziosissima. Fondamentale per la vita. Corteggiata da tutte le religioni. Il diluvio universale e l’Arca di Noè innanzi tutto. Se le acque del diluvio hanno il compito di annientare e rigenerare, ecco che l’arca rappresenta l’inizio di un nuovo ciclo vitale. Molto rappresentati anche altri episodi della Bibbia come l’attraversamento del Mar Rosso, il Mosé che divide le acque. L’acqua santa. L’acqua che dà sollievo, tratta dalle Storie del Corano, e cosi via. Ci voleva un decreto legge perpetrato del "signore delle tenebre" e da una razza di potenti faccendieri, per mercificare l’elemento primigenio costituente l’ecosistema alla base di tutte le forme di vita conosciute. Uomo compreso, da cui è dovuta anche la stessa origine della vita sul nostro pianeta. Si è voluto passare dalle forme fisiche dell’acqua: liquido, vapore, ghiaccio, a strumento economico di scambio.

Una logica del profitto su tutto, perché una volta evaporata deve ricadere sulla terra sotto forma di banconote. Se, nei prossimi dieci o quindici anni, non verrà concertata nessuna azione volta a garantire la fornitura dell’acqua in un quadro mondiale efficace di regolamentazione politica, economica, giuridica e socioculturale, il suo dominio provocherà innumerevoli conflitti territoriali e condurrà a rovinose battaglie economiche, industriali e commerciali". Ghiacciai, nuvole, piogge, acque sotterranee, laghi e fiumi: la stessa acqua circola in continuazione sul nostro pianeta, impegnata a compiere un lungo viaggio sempre uguale, da un luogo all’altro, o meglio - come dicono gli esperti - da un serbatoio all’altro. Oggi quest’acqua rischia di percorrere tragitti che conducono nelle tasche di ricchi faccendieri, di trafficanti senza scrupoli. Difendiamo l’acqua, bene comune ed universale, firmando i tre referendum promossi dai forum italiani dei movimenti per la ripubblicizzazione dell’acqua e dalle adesioni degli Enti Locali: http://www.acquabenecomune.org/

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