Misterbianco: Res Publica da carnevale

Frazioni in Movimento
Approvato il piano tariffario 2010 relativo alla Tia

Si sono chiamati, Popolo delle Libertà e sono reazionari, ma danno del reazionario ai movimenti che vorrebbero porre un freno, ad esempio, allo sfascio della raccolta dei rifiuti. Si sono chiamati MPA (Movimento per l’Autonomia) ma di autonomia hanno solo quella che gli impone il “capobastone”, i vecchi “dinosauri” della DC. Allo stesso modo si sono appropriati delle parole “libertà” e “democrazia”.
Dando, o pretendono di dare, lezione di res publica, il principio da cui partire per migliorare e vivere bene nella società. A parlare agli studenti dell’istituto comprensivo «Padre Pio da Pietrelcina», di Montepalma, di questa importante "definizione" è stato il Sindaco, Ninella Caruso. L’iniziativa ha coinvolto gli alunni della scuola dell’infanzia, della primaria e della secondaria di 2° grado. Hanno partecipato il dirigente Patrizia Guzzardi, il vicesindaco Franco Galasso e gli assessori Rosario Patanè e Giovanni Vinciguerra. Cosa avranno spiegato ai ragazzi, Sindaco, Vicesindaco e Assessori, della res publica misterbianchese? Quali “alti e sommi” argomenti si saranno inventati?

La res publica è il più importante tra i vincoli di cittadinanza, e che assolutamente non può sussistere senza la giustizia (iustitia). Quindi il sindaco, sicuramente, parlando ai ragazzi, si riferiva alla Repubblica romana (Res publica Populi Romani) il sistema di governo della città di Roma nel periodo compreso tra il 509 aC, ed il 27 aC, quando l'urbe era amministrata da una repubblica oligarchica. Proprio come nel paese di Misterbianco. Solo un’oligarchia come quella che vige a Misterbianco, nella maggioranza del consiglio comunale, poteva approvare il piano tariffario 2010 relativo alla Tia presentato dalla “Simeto Ambiente”. Questa maggioranza di centro destra, dopo aver stipulato il contratto di servizio con Simeto Ambiente, ed aver gestito in correità il dissesto di ATO Catania 3, portando all'accumulo di enormi debiti ed un inefficiente servizio, poteva venire in "mente" di elargire un ulteriore regalo. Donare la legittimità della tariffa alla disonestà gestionale. Un tradimento nei confronti dei cittadini, costretti a pagare i costi in questa “res publica da carnevale”.

Non sono bastati tutti gli aumenti tariffari degli ultimi anni, i continui salassi dei contribuenti, il cattivo servizio offerto ed il dissesto finanziario dell'ATO 3, senza per altro, pretendere di correggerne la gestione, o rivedere i conteggi pregressi estrapolando l'IVA. NO! Non sono bastati le proteste dei cittadini, gli scioperi degli operatori ecologici, il diluvio di bollette inviate dalla Serit. NO! Hanno osato di più! Hanno osato l’oltraggio, la legittimazione del tariffario, usando il metodo delle baronie, la logica dei campieri, dei curatoli, dei guardiani, gli uomini armati del gabellotto, che trasformano i “diritti feudali del signore” nel “pizzo” (la punta della barba) che il mafioso deve bagnare nel piatto altrui. Fintanto che sulla tariffa, giustizia non c’è! Senza giustizia non esiste nessuna Res Publica. Adesso, vadano a spiegarlo agli alunni dell’Istituto comprensivo Padre Pio di Pietrelcina!

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