Il Concerto di Vito Arena

Concerto Vito ArenaUn concerto tutto dedicato al Patrono Sant’Antonio Abate e ai Misterbianchesi. Una ben riuscita serata di musica come gesto di rinnovato affetto ed amicizia del compositore per tutta la sua Misterbianco.

Alla fine, decine e decine di abbracci e strette di mani con una folla commossa di amici e conoscenti accorsa al mio invito in Chiesa Madre, in quel luogo che ancora tanto giovani ci ha accolti, ci ha sentito vociare, ci ha avviato alla Fede, ci ha visto felicemente crescere. Un luogo davvero benedetto. Dalle pagine di Misterbianco.com, la “Voce” per la nostra Città, ho nei giorni scorsi potuto e voluto ringraziare i Misterbianchesi per l’onore concessomi di avere ascoltato la mia musica dal vivo, con i bravi Artisti che l’hanno eseguita, e per averla apprezzata. Ho ringraziato la Deputazione della Festa del Patrono e il Parroco Condorelli per avere generosamente ospitato l’evento nell’ambito del Programma della Festa. Torno a ringraziare il mio piccolo ma prezioso Comitato per il lavoro svolto nell’allestimento del concerto ( Angelo Zuccarello, Roberto Fatuzzo, Saro Scuderi, Salvo Signorello, Nino Anfuso, il Coro Perosi e il Coro Canticum Vitae di Belpasso con i suoi bravi maestri solisti).

E’ stata per me una esperienza felice, unica e indimenticabile! Mi sarebbe piaciuto anche nell’occasione dover ringraziare l’Amministrazione Comunale, dal gradino più basso fino a quello più alto; ma non me ne è stata data la motivazione, in quanto, come è possibile vedere con i propri occhi dalla foto del mio concerto in Chiesa, la panca riservata alle Autorità Comunali in prima fila è rimasta del tutto vuota. Un vero e proprio record il mio, senza sindaco, né vicesindaco, né assessori, né Presidente di Consiglio, il niente assoluto insomma! E pensare, invece, che non si è mai tenuto né mai si terrà un evento qualsiasi nel Comune ove non sia presente almeno una delle Autorità che lo reggono! Non mi meraviglia d’altra parte tutto questo, perché nei precedenti miei contatti con “gli addetti“ del Comune a questo settore della vita pubblica ho avuto sempre solo vaghe risposte...Ma voglio aggiungere una cosa in merito, “a titolo di cronaca e onor del vero”, senza alcuna polemica per nessuno, sul mio “Progetto Misterbianco”, che ormai tutti i Misterbianchesi conoscono come omaggio di sei composizioni musicali sinfoniche da me dedicate a luoghi importanti della nostra Città, nate dal 2007 al 2013.

Quando composi il primo brano “Campanarazzu” nel 2007, volendolo dedicare a tutta la nostra Comunità, ne mandai una copia al Sindaco Ninella Caruso, al Parroco Condorelli e ad altre persone. Premetto che sono amico dall’infanzia con Ninella, con Nino ho fatto le scuole Elementari e giocavamo nel suo giardino insieme al fratello, con Don Giovannino giocavo nella mia strada; dico questo perché io consideravo il mio concerto come una opportunità per averli tutti insieme vicino a me quella sera, e non certo per politica, della quale tutti sanno che in vita mia non mi sono mai occupato. Voglio qui citare testualmente come il Sindaco Caruso accolse il dono alla Città, nella persona del suo Sindaco, della mia prima composizione e mi indirizzò una lettera ufficiale in risposta dal Comune, oltre che da grande amica:

 

COMUNE DI MISTERBIANCO IL SINDACO 18 marzo 2009

Carissimo amico Vito,

ti ringrazio infinitamente per avermi inviato le tue opere musicali e letterarie...La commozione che ho provato nel riceverli è stata immensa, soprattutto perché sono giunti in un momento particolare per la comunità che ho l’onore di rappresentare, infatti il Comune di Misterbianco festeggia il 340° anno della sua distruzione e ricostruzione. A questo proposito con periodici incontri, presso il Centro di Accoglienza della Parrocchia Chiesa Madre, stiamo organizzando un evento che prevede una serie di appuntamenti allo scopo di rievocare il nostro passato....Quale momento migliore quindi caro amico, per comunicare, attraverso la tua composizione, il vincolo sentimentale che nutri verso questo paese e che é presente in tutti noi...Dunque, con eventi, manifestazioni, dibattiti e quant’altro, cerco di mantenere viva la storia, di accrescere nella cittadinanza il senso comune di “appartenenza” al luogo. La tua composizione “Campanarazzu” si inserisce in questo delicato compito, avendo valenza educativa: evoca il passato e mantiene viva la tradizione... (Tralascio tutti gli apprezzamenti personali di natura artistica nei miei confronti) Per quanto riguarda la tua richiesta, questo Ente, per valorizzare il patrimonio culturale ed artistico è solita organizzare manifestazioni e per questo si avvale della presenza di artisti. Quindi potremmo in un futuro prossimo incontrarci per programmare un evento, nell’ambito del quale potrai comporre brani di musica colta...

Nella speranza di incontrarti presto ti abbraccio.

Ninella Caruso

 

Ecco come è nata in me l’idea del mio “Progetto Misterbianco”: Illustriamo Misterbianco con la musica sinfonica a programma”. Sul vero significato della parola illustrare, ho cercato di “dare lustro”, appunto, a Misterbianco con la mia musica! Dalla foto del mio concerto, invece, con la panchina riservata al Comune desolatamente vuota, si può dedurre quale vera importanza e conclusione finale è stata data in realtà a tale Progetto...! Aggiungo l’ultimo particolare, quasi a mò di beffa; su quella panca si erano seduti, senza sapere, al loro arrivo i miei due nipotini: ne sono stati fatti alzare perché era riservata alle Autorità!...L’ultima cosa che voglio dire, una delle tante gioie e soddisfazioni che ho ricevuto dai miei amici quella sera. Quando sono entrato in Chiesa, insieme a mia moglie e i miei figli, mi aspettavano proprio all’ingresso mio cugino Nico e Tino Mazzaglia, che avevo cercato invano da giorni per invitarlo personalmente e congratularmi con lui per il suo successo teatrale recente al Castello Ursino. Proprio allora è entrata anche Ninella Caruso: ci siamo tutti abbracciati, abbiamo riso e scherzato come ai bei tempi, fra ricordi indimenticabili. Più felice è stata la mia famiglia, guardandoci e partecipando a quel momento di gioia. Grazie amici, grazie Paese mio...Grazie.

Vito Arena

tags: 

Commenti

Chiedo umilmente SCUSA al

Chiedo umilmente SCUSA al maestro Vito Arena, potrei scrivere svariati motivi per farmi perdonare questa mancanza e giustificare la mia assenza in quella panca posta in prima fila, potrei dire che non sapevo che fossero stati riservati dei posti all'amministrazione ai consiglieri, ma non lo ritengo giusto e non è nel mio costume. Sicuramente le mie scuse per Lei valgono meno di quelle del primo cittadino , dell'amministrazione,  di questo comune ma la invito ad accettarle.

Il Consigliere Comunale
Dott. Marcello Russo

Ho assistito al suo concerto

Ho assistito al suo concerto con tanto entusiasmo, e mi sento di ringraziarla per averci donato qualche ora della sua buona musica, e per avere dato lustro con le sue note alla festa di S. Antonio.

Comprendo il suo rammarico per quella panca vuota, ma non dia molta importanza a questo episodio, che lascia il tempo che trova. Non vale manco la pena evidenziare questo aspetto, alla fine le autoritànon sono altro che dei comuni mortali,dei cittadini qualsiasi,e nella circostanza desumo non in grado di poter assistere e comprendere il suo concerto.

Le vere autorità in quel frangente erano rappresentate dai suoi due nipotini che giustamente avevano preso posto nella panca che gli spettava di diritto e che certamente con i loro sorrisi e batter di mani gli avrebbero regalato al suo cospetto maggior soddisfazione, più di quanta poteva riceverne da altri presenti in prima fila.

Purtroppo l'ignoranza e la poca sensibilità di qualcuno, che non ha avuto la scaltrezza di percepire e gestire la situazione in tempo reale, ha sicuramente lasciato un velo di tristezza che ritengo sia stato colmato comunque dall'affetto del pubblico presente.

Pasqualino Longo

Al dott. Marcello Russo da

Al dott. Marcello Russo da Vito Arena: premetto che mi sembra un pò eccessivo parlare addirittura di scuse, però le accetto volentieri perché non le ritengo un gesto politicante ma da persona amica, anche se noi non ci conosciamo; una gradita sorpresa. Voglio, tuttavia, esprimere la mia opinione sincera su quanto emerso: la gioia derivatami dalla presenza di tanti Misterbianchesi al concerto non é stata minimamente scalfita dalla totale assenza di rappresentanti del Comune, che avrei incontrato come amici fra i tanti amici accorsi; ciò che in realtà ha prodotto alquanta delusione in me é stata la mancanza di rispetto, causata da questa assenza, verso due "direzioni": prima di tutto per Sant'Antonio, in quanto il concerto era un evento ufficiale del Programma della Festa del Patrono, alla pari di altri simili eventi (per la mia dignità non elenco quali...); per secondo, nei confronti degli artisti che si sono esibiti, partecipando con il proprio entusiasta lavoro in modo gratuito, una buona parte di essi provenienti anche da fuori Misterbianco, da Belpasso per l'esattezza. Proprio questa mancanza di rispetto e di stile non meritata e non giustificabile é ciò che indispone. Questo é tutto. 

Vito Arena

 

Porterò le tue parole per me

Porterò le tue parole per me nel mio cuore finché avrò vita, perché non poteva essere espressa in modo più bello e toccante l’anima dei miei concittadini nei miei confronti. Sono pensieri che lasciano trapelare una sensibilità e gentilezza d’animo profonda da parte di chi li ha espressi, una persona che io non ho avuto il piacere di conoscere fino ad oggi, ma che in un attimo ha saputo guadagnarsi uno dei posti privilegiati, “in prima fila” per restare in argomento, fra i miei più cari amici di Misterbianco! Grazie, Pasqualino, mi hai commosso e regalato una grande soddisfazione... L’unica cosa che non posso e non voglio accettare è che ti sei rivolto a me dandomi, anche se affettuosamente, il “lei”, quando, invece, avevi tutto il diritto , e il dovere, di darmi del “tu”! Per tutti i Misterbianchesi c’è solo Vito e basta...

Ancora una cosa. Non so se ho ben capito che abiti, tu o i tuoi parenti, in una “frazione, forse Belsito...Bene, nel maggio 2012, dopo i risultati delle elezioni, pubblicai su Misterbianco.com un articolo intervenendo su Misterbianchesi sì (abitanti in città) e Misterbianchesi no (i nuovi arrivati, specie quelli delle frazioni). Invito tutti a rileggerlo: Misterbianchesi e non Misterbianchesi del 16/05/2012.

Il mio pensiero era che tutti siamo Misterbianchesi ‘ca scoccia, se nell’animo sentiamo di esserlo e amiamo le tradizioni di questo Paese; non ci sono Misterbianchesi di serie A e Misterbianchesi di serie B. Così ho suggerito di chiamare (e considerare) le frazioni sempre come “quartieri”: ‘a chiazza, ‘a stazzioni, Belsito, Lineri, ecc, tutte le varie parti, insomma, che chiamiamo Misterbianco. Due giorni dopo, la mia prima soddisfazione: il mio invito aveva fatto proseliti, primo fra tutti Misterbianco.com che pubblicò questo articolo, il 18/05/2012: Elezioni 2012, risultati sezione per sezione (testualmente): In Speciale Elezioni 2012, pubblicati i dati provvisori, così come comunicati dal Comune, relativi ai voti per Sindaco, Liste e singoli Candidati al consiglio comunale, separati per sezioni e per frazioni (o quartieri alla “Vito Arena”). Tutti siamo ugualmente Misterbianchesi, tutti uniti per il suo benessere, spirituale e materiale! Ancora grazie, Pasqualino; ancora grazie, Paese mio.

Vito Arena

Grazie Vito, per le

Grazie Vito, perle encomiabili parole rivolte. Troppo buono!

Preciso che sono nato a Catania, ma cresciuto sin da piccolo (dall'età di otto anni) a Misterbianco nel Rione "Panzera" precisamente nei pressi da "calata si S. Nicola". Da sposato risiedo al centro del Paese. Mia moglie, i suoceri e altri parenti abitano nella frazione di Belsito che oggi definisco "il salotto di Misterbianco".

Ma ahimè, essendo tutti di origine catanese faccio fatica ancora oggi, dopo quasi 12 anni di vita trascorsi insieme a coinvolgerli nella festa di S. Antonio. Non ne vogliono proprio sapere!

Mi sono sentito in dovere di intervenire nel tuo primo articolo, non tanto per l'assenza delle autorità che tu citasti, ma per il racconto che ha coinvolto i tuoi nipotini e che mi ha particolarmente amareggiato.

Indipendentemente a chi fossero stati riservati quei posti, i bambini dovevano essere lasciati sedere dove preferivano, sopratutto loro che avevano il piacere di stare e sentire il proprio nonno da vicino.

L'arrivo delle autorità non avrebbe sicuramente mutato lo stato delle cose.

Distinti saluti

Pasqualino Longo

Pagine