Arci Makeba e lo slow walking ai Sieli

Sabato mattina, ore 9. Una ventina di persone si radunano a Misterbianco, a poche centinaia di metri dal Call Center di Via Cardillo e percorrono circa 3 chilometri, per cercare di capire cosa sono e cosa potrebbero essere i Sieli. La passeggiata, organizzata dall’Arci Makeba di Misterbianco, viene guidata dal dott. Fausto Giudice, biologo esperto del delicato ecosistema che circonda Misterbianco e Motta S. Anastasia, arrivando fino al Simeto da un lato, a Catania dall’altro.

Quello che stupisce immediatamente è il passaggio graduale da un paesaggio completamente degradato ad uno brullo ma selvaggio e affascinante, totalmente estraneo a ciò che solitamente colpisce i nostri occhi. All’inizio del percorso la visione di Misterbianco da un’altra angolazione ci accompagna passo passo, sempre affiancata dal grigio della “vasca” appena scavata a Tiritì. Proseguendo, però, le costruzioni umane non sono più visibili.

In compenso restano i segni tangibili dell’animalità dell’uomo: rifiuti “insoliti” (un babbo natale, qualche lettore dvd, un mobile, pezzi di un gruppo di continuità…) abbandonati ai lati del sentiero, solchi lasciati da chi cavalca quelle colline a dorso di moto o di jeep, rumori di spari.

A un certo punto anche queste tracce scompaiono, lasciando spazio solo a ciuffi di verdure spontanee che qualcuno riconosce, alle mucche, ad un’aquila che cerca la giusta corrente ascensionale in cerca di prede; poi un airone, stormi di anatre. Una volpe è passata da poco, si vede dai suoi escrementi. Il laghetto non ancora contaminato, anche se sembra poco più di una pozzanghera, consente la vita a insetti e pesci che, a loro volta, attirano uccelli di diverse specie. Il cerchio della vita. E mia figlia ha imparato a riconoscere le orme lasciate dagli zoccoli dei cavalli. Insomma, un mondo lontano ma “a km zero”.

In una casa diroccata ci fermiamo per fare una merenda equa&solidale e per chiacchierare un po’, scambiandoci progetti e speranze su quello che potrebbero essere i Sieli: un parco che proponga vari sentieri, capanni per il birdwatching, percorsi per educare al rispetto dell’equilibrio dell’ambiente.

L’Arci Makeba proporrà altre esperienze di questo tipo, nella speranza di stimolare un dibattito produttivo sul possibile Parco dei Sieli. Ma, soprattutto, con l’obiettivo di far considerare a tutti l’ambiente come l’abito che ogni essere umano indossa in ogni attimo della propria vita e che poi lascia in eredità ai propri figli.

Carmen Avellino
Presidente Arci “Makeba”

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